Il trasformismo politico nacque nell’età giolittiana. Oggi leggo sui media che c’è ancora gente che si stupisce di questo fenomeno. La spiegazione della sua esistenza sta nelle carenze e nella crisi dei partiti politici.  Nascono, da un giorno all’altro, “fenomeni”, in realtà meteore politiche, che spopolano e poi si perdono nei meandri di una gestione politica che lascia il tempo che trova. Il motivo è che non hanno una base politica e una scuola politica.
La verità è che la politica non può nascere dalle disgrazie degli altri, ma è un qualcosa in cui credere, per poi operare, imparare e studiare usando come base l’ascolto. Le elezioni devono essere un momento in cui donne e uomini democraticamente esprimono le proprie idee e partecipano attivamente (elettori) o passivamente (candidati). Le persone non possono essere considerate  semplici numeri.
La crisi politica di molti nostri paesi, che non riescono a far emergere nuove figure che li rappresentino, è causata principalmente dalla crisi dei partiti, non si passa più per mezzo di loro ma si va avanti grazie all'opportunismo che non porta da nessuna parte, in quanto non ha futuro, ma serve solo a soddisfare le esigenze personali di qualche ambizioso.
Questa non è politica per la gente ma solo il tentativo di realizzazione di un sogno di pochi che troppo spesso rimane solo un miraggio.