Al via la formazione sul campo per il nuovo DEA di Lecce
Si è cominciato ieri pomeriggio con la prima delle quattro giornate – le altre si terranno il 2, 5 e 6 agosto - riservate al personale impegnato nell’Area Cuore. E’ l’aula multimediale del nuovo DEA (ore 15-17) ad ospitare il percorso formativo, anche per consentire agli operatori sanitari di prendere contatto con la nuova struttura, in questo caso cardiochirurghi, cardioanestesisti, infermieri, tecnici perfusionisti e operatori socio sanitari delle Unità operative di Cardiochirurgia, Terapia Intensiva e Sala Operatoria. Durante questo primo corso, al quale sono intervenuti il neo Direttore Generale ASL Lecce Rodolfo Rollo e il Direttore Amministrativo Antonio Pastore, si è posto l’accento sul percorso clinico assistenziale del paziente cardiochirurgico, dalla degenza alla sala operatoria e alla terapia intensiva, con gli approfondimenti del direttore medico del “Fazzi” Gianpiero Frassanito, del direttore di Cardiochirurgia Giovanni Casali e di Cardiologia Ennio Pisanò; gli aspetti più squisitamente logistici e strutturali sono stati illustrati dall’ingegnere Vittorio Mirizzi. Più avanti seguiranno i corsi formativi dedicati alle altre strutture organizzative interessate: Area Emergenza Urgenza, Trauma Center-Ortopedia, Area Chirurgica e Area Cerebrale. In generale, le attività formative mirano alla definizione dei diversi percorsi e processi clinico assistenziali, ad informare e formare gli operatori sanitari sulla cultura del rischio clinico, sulla gestione della tecnologia, attraverso la formazione d’aula e sul campo, nonché a sviluppare, affinare e testare strumenti operativi, protocolli e procedure. Ogni dettaglio, insomma, verrà analizzato e studiato per essere poi applicato quando il DEA sarà pienamente in servizio. “Tutto – ha sottolineato il DG Rollo - dovrà funzionare alla perfezione dal primo giorno. Oggi il DEA è come una Ferrari ferma ai box e ognuno dovrà essere preparato al massimo per quando la metteremo in pista: per questo stiamo spingendo molto sulla formazione del personale, anche in pieno agosto”. Rollo ha poi ricordato la genesi del DEA, nel 2007, quando egli stesso ricopriva la carica di commissario ASL: “Per uno strano caso della vita mi ritrovo ad aprire una struttura che ho contribuito a far nascere sulla carta, ottenendo un cospicuo finanziamento per un progetto che mirava a realizzare un ospedale pubblico d’eccellenza e con personale all’altezza di dare risposte al passo con i tempi. Il nostro impegno oggi è proprio rendere concreto tutto ciò, utilizzando al meglio le competenze tecniche e le risorse tecnologiche per metterle a disposizione dei cittadini. Da un lato i tecnici stanno lavorando all’agibilità della struttura, da un altro a noi spetta operare per renderla “agibile” per le persone attraverso percorsi e processi clinici e chirurgici, pensando tutte queste fasi in una logica dipartimentale di continuità e globalità delle cure, in un “contenitore” sostanzialmente diverso dal “Fazzi”. Ognuno dovrà prendere confidenza con gli spazi, ciascuno per la sua disciplina, bisognerà cioè “toccare il campo” per saggiarne le qualità e le caratteristiche, ragionando in termini di gruppi omogenei di pazienti e di team interprofessionali”. Il nuovo Dipartimento Emergenza Accettazione (DEA) del “Vito Fazzi”, del resto, è destinato a rappresentare una realtà di primo piano nel panorama della Sanità non solo pugliese ma di tutto il Mezzogiorno. La struttura conta 330 posti letto, dei quali 116 riservati a Terapia Intensiva e Sub – Intensiva, con importanti aree operative quali il Centro Cuore, dotato di un’avveniristica sala ibrida, il Centro Trauma e il Blocco Operatorio con 12 modernissime sale chirurgiche.
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