Cutrofiano sceglie la mobilità dolce
Prende forma il Piano per la Mobilità Ciclabile (PCMC) a Cutrofiano attraverso un importante progetto già candidato ad un Avviso pubblico della Regione Puglia per un valore di 800mila euro: si tratta di risorse da investire in itinerari ciclabili integrati e green way che stravolgono la mobilità interna del paese nel senso di una maggiore sostenibilità ambientale e che favorisce il collegamento con punti strategici quali centri sportivi e parchi naturalistici. Un moderno sistema urbano di mobilità alternativa che si snoda in una rete di piste ciclabili in sede propria ed altre che prevedono l’uso promiscuo della strada auto-bici attraverso limitazioni della velocità, ma soprattutto la previsione del tratto comunale della Ciclovia dei Tre mari che collega Otranto a Sapri e che attraversa il cuore di Cutrofiano tagliando orizzontalmente il suo centro storico, secondo la previsione contenuta nel Piano regionale della mobilità ciclistica; una green way di nuova concezione ed istituzione che “porta all’interno del paese” una riserva naturalistica di indubbia bellezza oltre che già bosco didattico della regione Puglia con un itinerario verde diretto ed alternativo alla già nota via di Pozzo Dolce in contrada Badìa ricca di importanti testimonianze storiche; “passo dolce” è il nome degli attraversamenti ciclo-pedonali che interesseranno le viuzze del centro antico con l’imponente palazzo baronale Filomarini, al fine di renderle maggiormente fruibili ai visitatori e preservarne il pregio architettonico.
Si aggiunge dunque un importante tassello alla definizione della politica ambientale sostenuta dall’ente che ha puntato su innovativi strumenti di pianificazione del territorio al fine di una sua riqualificazione secondo i moderni canoni delle smart city, al fine di orientare in senso più responsabile e mirato l’azione amministrativa su fondamentali aspetti della vita dei cittadini. La pianificazione della mobilità urbana fa il paio con il Piano per il Verde, già messo a punto e in via di adozione, uno strumento innovativo ma ancora poco utilizzato dai piccoli comuni, nonostante in Europa già da diverso tempo il verde rappresenta una delle leve strategiche per la qualità della vita, capace di mitigare l’impatto ambientale dell’attività cittadina sul territorio, garantire un più razionale uso delle risorse naturali e valorizzare il tessuto rurale.
Nella seduta consiliare del 12 luglio scorso il Consiglio comunale all’unanimità ha approvato il PCMC o Biciplan quale piano di settore del più ampio PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile), dotando così l’ente di uno strumento di pianificazione e programmazione strategica, con effetti territoriali di breve e lungo periodo, legati alla riduzione dell’inquinamento atmosferico ed acustico, del traffico e dei costi sociali che ne derivano. Il piano nasce da uno studio attento del territorio e delle sue peculiarità naturalistiche oltre che antropiche, delle abitudini sociali con particolare riguardo a quelle della mobilità: ciò è stato realizzato attraverso una mirata forma di partecipazione che ha visto coinvolti attori quali associazioni, cittadini, studenti, dando concreta attuazione al PES (partenariato economico e sociale) indicato dalla regione Puglia quale elemento propedeutico alla proposta di una progettualità di mobilità alternativa a quella motorizzata. La partecipazione attiva si è realizzata oltre che con diverse assemblee pubbliche anche attraverso un laboratorio svolto con i ragazzi delle scuole medie che, guidati dai tecnici estensori del piano, hanno formulato delle proposte di “percorsi ideali” quali la strada scolastica verde e ciclo-pedonale, fantasiose e assolutamente inedite rastrelliere e persino una ciclo-officina quale centro servizi a disposizione di turisti e ciclisti di passaggio e non. La novità e l’estremo interesse di queste proposte sono state recepite nel progetto elaborato e presentato sulla misura 4.4 del POR Puglia lo scorso 15 luglio. E’ importante sottolineare che il Biciplan è uno strumento di pianificazione che guarda alla ciclabilità come un’occasione per migliorare l’intero assetto viabilistico e turistico della città, che va oltre alla realizzazione di chilometri di piste ciclabili e si avvicina invece a quella che è la riconfigurazione delle strade cittadine secondo un modello che mette a sistema e soddisfa le necessità di tutte le utenze, migliorando diffusamente le condizioni di sicurezza stradale e di vivibilità del territorio. La novità che introduce il Biciplan è rappresentata dalla sistematicità con cui si propone di procedere per la realizzazione delle piste ciclabili: attraverso itinerari ciclabili completi, abbandonando la logica dei tratti limitati di piste, e introducendo il principio della continuità e della riconoscibilità. La Regione Puglia è da tempo impegnata a realizzare programmi ed interventi tendenti a migliorare il sistema della mobilità urbana, sovracomunale e regionale, ritenendo strategico promuovere azioni, processi e tecnologie per la mobilità sostenibile finalizzate al raggiungimento di adeguati risultati in materia di tutela ambientale e contenimento delle emissioni inquinanti, come peraltro perseguiti dalle politiche nazionali e comunitarie. Allo stesso tempo si propone di ridurre la congestione stradale e il carico traffico veicolare. In linea con questa visione strategica, il Piano Attuativo 2015-2019, che individua infrastrutture e politiche finalizzate ad attuare gli obiettivi e le strategie definite nel Piano Regionale dei Trasporti (PRT), ha posto al centro della nuova programmazione la visione e gli obiettivi di Europa 2020, promuovendo lo sviluppo di un sistema regionale dei trasporti per la mobilità delle persone e delle merci intelligente, sostenibile e inclusiva. Allo stesso modo ANCI Puglia ha inteso inserirsi in questo contesto attraverso il progetto Puglia Bikeness che intende supportare i comuni nella intercettazione del florido mercato del turismo in bicicletta ed al quale il nostro ente ha prontamente aderito. Grandi progetti per piccole comunità che ambiscono ad agganciarsi ai treni della modernità e favorire in questo modo il recupero delle tante criticità che ci affliggono e che solo con una visione strategica possono essere superate.
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