Dal 25 gennaio prenderà avvio, presso il Museo P. Cavoti a Galatina, l'attività laboratoriale con migranti e rifugiati nell’ ambito del Progetto "Musei Accoglienti", finanziato dal Fondo speciale per la cultura e il patrimonio culturale. Il programma prevede un percorso di alta formazione sul dialogo interculturale indirizzato ai musei delle province di Lecce e Brindisi. L’iniziativa, che è stato promossa dal Teatro Pubblico Pugliese, Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce, MAPRI Museo Archeologico Provinciale Ribezzo Brindisi, Consiglio Italiano per i Rifugiati, Eccom-idee per la Cultura e 34esimo Fuso, mira a creare collaborazioni atte a valorizzare il patrimonio museale e creare importanti e durature relazioni di scambio tramite laboratori in cui gli attori principali sono i migranti. Molti musei hanno aderito al progetto, tra cui anche il Pietro Cavoti di Galatina, organizzando un'attività di animazione e sperimentazione con migranti e rifugiati. Nei giorni scorsi, infatti, il Servizio Immigrazione dell’Ambito Territoriale Sociale di Galatina, su richiesta del CIR, ente partner del progetto, ha individuato cinque migranti residenti a Galatina facenti parte dei Progetti SPRAR, SPRAR MSNA e CAS al fine di partecipare al percorso laboratoriale. Le attività di formazione orizzontale saranno volte a rafforzare i legami tra migranti e istituzioni pubbliche, stimolando nei partecipanti la progettazione di strumenti e attività che possano concorrere alla realizzazione di una società interculturale. Nel corso dei laboratori sarà previsto un percorso di Digital Storytelling insieme ad altre azioni pilota per promuovere l’interazione sociale e collaborativa, la produzione di nuovi contenuti ed avere dei musei con narrazioni plurime e diversificate. Verrà data voce alle narrazioni dei partecipanti per raccontare le collezioni museali presenti nel Museo P. Cavoti di Galatina e farle confluire anche su una piattaforma multimediale per rendere fruibili a tutti i musei narrati.