"Da decenni Galatina e il centro storico vivono nell'oblio e nell'abbandono più totale"
“Il centro storico non è morto! Al contrario non è mai stato così ben curato, recuperato al novanta per cento, rivalutato, ristrutturato pregevolmente, oggetto di interesse e di investimento”. Così asserisce un gruppo di cittadini residenti nel centro antico! Ma è un sogno o realtà? Basterebbe passeggiare per le sue strade, per rendersi conto della “morte” del centro storico, meglio alla luce del giorno, perché di sera, dopo una certa ora, la desolazione dei luoghi è spettrale e davvero inquietante! Il Comitato spontaneo Centro Storico è costituito dalla quasi totalità delle attività economiche presenti all’interno delle mura; si tratta di circa quaranta esercenti che, nel corso degli anni, hanno scelto questo luogo per intraprendere un’attività artigianale o commerciale. Alcune di esse sono attività storiche, perché tali possono definirsi botteghe quali Merceria Scarpa o pasticceria Ascalone, altre si sono aggiunte nel corso degli anni in un alternarsi di luoghi e di insegne…..tutte hanno sempre contribuito a dare vita al cuore della città, sia in tempi floridi e facili, che negli anni peggiori della crisi economica generale. Per qualcuno, questo rappresenta “l’interesse personale” che, “l’esiguo gruppo di esercenti”, ha esercitato fino ad ora!!! Ogni esercente, secondo le proprie capacità imprenditoriali, con minore o maggiore successo, invece, ha sempre esercitato con dignità il proprio lavoro, facendosi parte attiva della comunità, anche organizzando e realizzando a proprie cure e spese eventi e manifestazioni, per dare nuova linfa vitale al centro storico. Non fa certo piacere sentirsi additati come coloro che non si integrano nella vita quotidiana del luogo, né che abbiano musi lunghi che guastano l’armonia e la magia…. Ma quale magia??? Potremmo interrogare le famiglie storiche del centro antico, quelle che da generazioni vivono nei palazzi nobiliari di proprietà e che oggi dichiarano di vivere nell’insicurezza, di non rassegnarsi a vedere così trascurato il salotto della città. Da sempre, queste famiglie hanno intessuto ottimi rapporti con le botteghe di vicinato, hanno condiviso le gioie e i dispiaceri degli esercenti, hanno vissuto gli anni migliori del centro storico, quando le strade principali come via Vittorio Emanuele II, via Lillo, via Umberto I, la stessa piazza San Pietro, erano ritrovo di galatinesi orgogliosi, fieri ed amanti della propria città! Purtroppo quegli anni sono volati via e con essi la vita, gli interessi, gli sforzi di tanti concittadini che hanno speso lavoro ed energie per portare alto il nome di Galatina e che hanno contribuito a rafforzare quel senso di appartenenza alla comunità, oggi mancante. La politica in primis è l’esempio di tutto questo! Sono ormai decenni che Galatina e il centro storico vivono nell’oblio, nell’abbandono più totale, che genera disinteresse, disaffezione e sconcerto! Le attività economiche sono decimate, la rete commerciale della città non è più in grado di soddisfare la richiesta e la clientela volge lo sguardo verso altre realtà commerciali, anche a causa delle difficoltà di accesso al centro storico. Oggi, alla luce di tutto questo, qual è il piano strategico dell’amministrazione Amante per rilanciare il centro storico e la rete commerciale? In quale direzione gli operatori economici devono guardare? Oltre al doveroso controllo di autorizzazione, concessioni ed occupazioni di suolo pubblico del centro storico, quali misure e politiche si studiano per incentivare le nuove aperture? In quale parte della città si intende espandere il commercio? Queste sono le domande che martedì 6 Novembre u.s., il Comitato ha rivolto al Sindaco Marcello Amante, all’assessore Nico Mauro, al Presidente della Commissione Attività Produttive e Commerciali – Turismo Danilo Patera, alla consigliera Marilena Congedo. Attendiamo risposte chiare e trasparenti, al fine di programmare l’andamento complessivo delle nostre attività, considerare eventuali investimenti o dislocare in luoghi più opportuni. Questa Amministrazione, qualunque direzione decida di intraprendere, dovrà comunque rispondere del proprio operato all’intera città, mettendo in conto che, se a dire di alcuni, oggi le attività del centro storico sono “poche ed incapaci”, in futuro potrebbero mancare in assoluto……almeno che i nostri Amministratori, in uno slancio di benevolenza e per dare il buon esempio, vogliano trasferire le proprie attività economiche, imprenditoriali e i loro studi professionali per le vie del centro antico! In questo modo si potrebbero non solo compensare le sei attività commerciali cessate nell’ultimo anno, ma avere un andamento positivo che potrebbe incoraggiare nuovi investitori!;
"Il centro storico non è morto!"
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