Il Nuovo Trio classico Parsifal apre i concerti degli Amici della musica
Il Concerto di inaugurazione della Stagione concertistica 2018/19 degli Amici della Musica si svolgerà giovedì 25 ottobre alle ore 19 nella Sala Lillo presso la Chiesa di San Rocco in viale C.A. Dalla Chiesa - Galatina. Ad esibirsi saranno Patricia De Carlo- violino, Emilia Slogocka-violoncello, Anna Paola Milea che formano il Nuovo Trio classico Parsifal, una formazione fra le più usate sin dal XVIII secolo dai grandi Mozart, Haydn e Beethoven, in seguito nel XIX secolo sono i romantici Schumann, Schubert, Chopin ed altri a scrivere tanti capolavori che hanno segnato la grande letteratura classica europea.
Nel XX secolo si è continuato a comporre per il Trio opere con ampi sviluppi e con ruoli dei singoli strumenti sempre più complessi. Il Trio Parsifal si muove tenendo presente nella sua ricerca il principio fondamentale del personaggio arturiano: cercare il nuovo, percorrere nuove vie, studiare opere e compositori poco conosciuti per riscoprirli e offrire alla storia il posto che meritano. Il Trio, oltre a presentare a Galatina alcuni brani dei suoi recenti studi, presenta un trio in sol magg. di Debussy in occasione del centenario della sua morte. In questo concerto ascolteremo oltre a una pagina quasi inedita di L. Boulanger e la famosa opera “Le 4 stagioni” di Piazzolla.
Questo concerto insieme ad altri 11 dell’intera Stagione rappresenta il grande mondo delle opere musicali immortali della musica classica in cui interpreti e appassionati si incontrano per vivere insieme momenti di grande tensione emotiva e godimento spirituale. Un miracolo che solo la musica colta riesce a fare. E’ il suono che fa nascere nell’essere umano la voglia di vivere, di sentirsi diverso, migliore e protetto contro le infinite banalità che circolano a profusione. Chiedere oggi ai molti amici e in particolare ai giovani di partecipare a serate in cui si richiede riflessione, fantasia, immaginazione e creatività, è come chiedere di scalare l’Everest. Certamente ascoltare la musica d’arte non è semplice perché è come far convergere simultaneamente mille rivoli in un unico grande fiume. La nostra complessa personalità è chiamata a fare emergere dal suo profondo io tutte le sue conoscenze, stimoli, sentimenti, emozioni, fantasie, desideri e speranze. In definitiva la musica vuole far vibrare tutte le sue corde più intime e l’arte diventa quindi la sveglia per il nostro essere, l’anima dell’intelligenza, un incentivo a cercare la luce nel profondo. Diceva Platone, un po’ di tempo fa, con molta chiarezza e determinazione: “La musica è una legge morale: essa dà un’anima all’Universo, le ali al pensiero, uno slancio all’immaginazione, un fascino alla tristezza, un impulso alla gaiezza e la vita a tutte le cose”.
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