Strisce rosa, Donno e Mininno non intendono proporre la modifica del Codice della Strada
Gentile redazione, a seguito della pubblicazione dell'articolo da voi pubblicato con il seguente titolo "I pentastellati galatinesi propongono l'istituzione delle 'strisce rosa' ma il Codice della strada non le prevede", si rendono necessarie alcune precisazioni.
Nonostante il Codice della Strada non preveda la misura di cui sopra, la possibilità di ottemperare a tale lacuna tramite apposite ordinanze comunali è da tempo nota. Basti pensare a quanto accaduto nella città di Latina, un esempio tra tanti. L'invito è a leggere i numerosi articoli pubblicati dalla stampa nazionale sul tema, ricchi di delucidazioni normative attendibili e casi simili.
L'ultimo capoverso (citiamo testualmente: "Probabilmente saranno il deputato Leonardo Donno ed il senatore Cataldo Mininno a proporre le necessarie modifiche al Codice della strada che renderebbero legali le strisce rosa") riporta un'ipotesi del tutto infondata e non deducibile dal comunicato stesso.
Dunque, pur essendo vero che il codice della strada non prevede "strisce rosa", questo non significa che la proposta del MoVimento intenda eludere le Legge gettando fumo negli occhi, così come il titolo dell'articolo sopracitato, a nostro avviso, lascerebbe intuire. Chiunque non rispettasse la destinazione delle strisce in questione non sarebbe multabile, è vero. Ma affidarsi al buon senso della cittadinanza non è mai peccato. Cambiamento, a nostro avviso, vuol dire anche questo: non dare nulla per scontato.
Certi di un riscontro, auguriamo alla Redazione un buon lavoro.
Cordialmente,
l'ufficio stampa del Portavoce alla Camera dei Deputati Leonardo Donno
Gentili Colleghi, pubblichiamo molto volentieri le Vostre precisazioni. Consentitetici però di farvi notare che la congiunzione 'ma' talvolta "serve a precisare, a distinguere, togliendo o aggiungendo qualche cosa al già detto"(Vocabolario Treccani) quindi nel titolo non si allude a nessun tentativo del MoVimento di "eludere le Legge gettando fumo negli occhi" ma si dà un'informazione in più al lettore. A conferma di ciò c'è proprio l'auspicio, testimoniato dall''uso (forse non proprio letterario) dell'avverbio "probabilmente", che i due legislatori galatinesi presentino una proposta di legge che ponga fine a quella che, evidentemente, ritengono una lacuna del Codice della Strada.
Quanto, poi, alle ordinanze comunali che colmerebbero il vuoto legislativo in tema di strisce rosa (dov'è finita la gerarchia delle fonti?) ci permettiamo di farVi notare quello che può accadere quando si lascia ai comuni la possibilità di sostituirsi al legislatore.
Il Consiglio Comunale di Pontida, nel 2017, aveva approvato un REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DELLA SOSTA NEI PARCHEGGI RISERVATI ALLE DONNE GESTANTI E ALLE DONNE PUERPERE in cui, secondo un titolo di Bergamo news,a Pontida, arrivano i parcheggi rosa. Vietati a extracomunitarie e lesbiche
In realtà, dopo tutte le polemiche suscitate dal provvedimento, è lo stesso Bergamonews a scrivere: Pontida, il sindaco fa dietrofront: “Cambierò il regolamento dei parcheggi rosa”. In sostanza ora a Pontida ci sono le strisce rosa ma non sono regolamentate.
Sarebbe interessante che Paolo Pulli mettesse in rete, secondo le tecniche ben note al M5S, il tipo di Regolamento che intende proporre a Marcello Amante ed al Consiglio comunale di Galatina, in modo da cominciare a sensibilizzare la città e magari scegliere online i luoghi in cui ubicarle.
Con i più cordiali saluti. (d.v.)
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