La nomina di don Lucio Greco a parroco della Chiesa Madre rompe una regola che ha quasi quattrocento anni di storia

Il grato saluto dell'arcivescovo di Otranto a don Aldo Santoro
La Collegiata di Galatina con mons. Gaetano Pollio

"Carissimo don Aldo, dopo aver pregato e riflettuto a lungo, ho accolto le tue dimissioni dall'ufficio di parroco, che mi hai consegnato già il 10 luglio 2016. Con la presente, pertanto, vengo a parteciparti ufficialmente la decisione di nominare don Lucio GRECO a tuo successore.
La notizia è riservata fino alle ore 12.00 del giorno 3 agosto p. v.. Dopo potrai comunicarla alla Comunità dei Ss. Pietro e Paolo Ap.' In Galatina, esortando tutti ad accogliere il nuovo parroco con amore e obbedienza piena alla volontà di Dio. Il tuo fecondo servizio pastorale è stato apprezzato dal Signore, dal popolo di Dio a te affezionato e anch'io ti esprimo cordiale e profonda gratitudine. Il Signore ti colmerà. dei suoi doni.
E, intanto, ti esorto a continuare, sia come Direttore dell'Ufficio Diocesano per l'Insegnamento della Religione Cattolica e come padre spirituale dell'Arciconfraternita dell'Addolorata in Galatina, a servire il Signore e la sua Chiesa.
Ti rinnovo la mia stima e il mio affetto fraterno".
Con questa lettera, datata Otranto, 31 luglio 2018, monsignor Donato Negro, Arcivescovo di Otranto ha comunicato a don Aldo Santoro la sua sostituzione alla guida della Chiesa Madre.
Ne dà notizia 'San Pietro', il bollettino settimanale della Parrocchia Santi Pietro e Paolo.
"Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare!!! (cfr. Canto III dell'Inferno dantesco). Il nuovo parroco della Chiesa Madre di Galatina è il sacerdote di Corigliano Lucio Greco. San Giovanni Maria Vianney -commenta don Antonio Santoro, già viceparrocco della stessa comunità e responsabile della Madonna della Luce- accompagni il nuovo parroco affinché sia pastore di tutti e in tutte le realtà parrocchiali. Ringrazio di cuore mons. Aldo Santoro per la passione, l'amore e la fine cultura con cui ha retto e governato tutta la comunità parrocchiale, nonostante i suoi gravi problemi di salute: il Signore lo ripaghi con ogni bene e la letizia spirituale riservata ai buoni operai del Vangelo".
Con questa nomina si rompe una regola che veniva rispettata da quasi quattrocento anni (Bolla Apostolica di papa Alessandro VII del 18 Dic. 1663). Per la prima volta dal 1663, infatti, viene chiamato a far parte della Collegiata di Galatina, un presbitero non galatinese, che assume anche l'incarico di parroco.

Lunedì, 6 Agosto, 2018 - 00:07