"Ridare centralità al territorio". Anche sfruttando la tv spazzatura?

Gentile direttore, rispondo alle considerazioni della Sig.ra Anna Martini, che seguono altre dello stesso tenore, pubblicate dal suo giornale. Mi permetto di fare alcune osservazioni che tendono a contestualizzare i fatti, gli eventi, lo spirito delle manifestazioni.
Il mio personale distinguo è sulla mancanza di relatività delle affermazioni ed in quel pizzico di presunzione  per cui “cultura” appare un “recinto” al di fuori del quale belano le pecore.
Potrei ricordare che sabato 7 luglio Galatina ha ospitato il prof. Davide Rondoni, uno dei maggiori poeti italiani, che, con il prof. Giancarlo Vallone, ha ricordato la figura del concittadino Giovanni Francesco Romano, nel centesimo della nascita. Chi ha scelto di partecipare alla manifestazione ha ascoltato due lezioni esemplari su come, nella letteratura italiana, in un unico contesto storico, seppur in zone geografiche differenti, si siano verificati esempi sovrapponibili di marginalizzazione di figure di letterati solo perché non “nobilitati” dalla “Cultura dominante”.
Sarebbe bastato assistere a quegli interventi per imparare a porsi con spirito critico e libero rispetto ad una definizione elitaria di cultura, che abbia la pretesa di insegnare al “poverello” la pia via verso il bello.
Pochi anni fa avemmo l’ardire di portare un laboratorio di poesia nei bar, fuori da contesti ordinari, così come una lezione fu tenuta al Samsara Beach, luogo eletto della movida Gallipolina. Agli appassionati si unirono ascoltatori occasionali, felici di  toccare un mondo che era andato loro incontro, senza aspettare di essere scoperto.
Quando si parla di Pubblica Amministrazione la parola  Cultura non raccoglie solo cenacoli di intellettuali o proposte destinate ad un pubblico competente per titolo di studio.
L’Amministrazione Comunale ha definito, per l’estate, un calendario di iniziative che si snodano sotto il titolo “A cuore scalzo”. Questo calendario raccoglie diverse proposte di tenore differente, attrattive per un pubblico variegato. L’idea guida è stata quella di ridare centralità al territorio, non solo attraverso eventi di sicura valenza culturale, ma anche eventi che possano essere richiamo per un interesse più popolare, trascurabile per alcuni, ma che rendono la Città riconoscibile per dinamicità e varietà di proposte.
E così si sono alternate personalità come, Marco Travaglo, Federico Rampini, Gino Castaldo, Chiara Galiazzo, Selvaggia Lucarelli, Simona Cavallari, Chiara Franchini, Max Laudadio, Antonio Caprarica, Gioia Bartali, Dante Maffia, Francesco Ceniti, Marco Damilano; inoltre a cura del Club UNESCO,  Piero Cannizzaro, Edoardo Winspeare, solo per fare degli esempi.
Ognuno di questi autori ha incontrato il proprio pubblico, senza selezione di titolo all’ingresso, ed il pubblico ha incontrato la Città: la propria se concittadini, Galatina se turisti o semplici curiosi.
Nell’insieme si chiama  “Promozione del Territorio” ed è un fatto culturale, è il frutto di una scelta condivisa e di strategia tra Assessorati di riferimento (Cultura con Cristina Dettù e Turismo con il sottoscritto) ed il Sindaco, Marcello Amante.
E’ il frutto di un lavoro di squadra, anche con le associazioni presenti e linfa vitale per il territorio, anch’esso un fatto culturale.
Mi è personalmente capitato di incontrare, il giorno dopo “l’esibizione” di Selvaggia Lucarelli, dei turisti che sono ritornati a Galatina per una visita più accurata, più lenta, incuriositi ed attratti dalle nostre bellezze. Turisti che si sono portati via una propria narrazione della Città, anche per merito della Lucarelli e dei suoi post su Instagram.
Così accade che, uscendo “dal recinto” si trovino pecorelle che smettono di belare ed umilmente giungono ad una conoscenza superiore solo perché incuriosite da un richiamo differente.
E’ cultura anche fare rete con i territori, aderendo ad una rassegna letteraria che ha permesso, secondo un calendario prefissato, di spostarsi e vivere altri contesti urbani, altri spazi destinati (come piazze, chiostri, palazzi),  incontrare altre persone.
E’ cultura farsi raccontare dagli esercenti come lentamente la Città si ripopoli di giovani che affollano locali, a cui forse è giunto un messaggio nuovo, e che magari avranno anche, come lei afferma“il patrimonio delle cognizioni e delle esperienze acquisite tramite lo studio, ai fini di una specifica preparazione in uno o più campi del sapere”.
Non spetta a noi, Amministrazione Comunale, cambiare le regole della TV spazzatura. Questo ognuno lo fa con le proprie personali scelte. Noi dobbiamo rispettare la sensibilità di tutti e cercare di andare incontro alle aspettative dei cittadini, operando scelte politiche che trasmettano una direzione di marcia, un orientamento che non sarà mai di esclusione e pregiudizio aprioristici.
La necessità di fare un distinguo puntuale sulla incultura di un personaggio come Selvaggia Lucarelli piuttosto che Marco Travaglio, non volendo evidenziare il contesto generale della offerta culturale alla Città ed al territorio Salentino in genere, mi appare riduttivo,  quasi miope.
Penso che esista anche “l’ignoranza della conoscenza” che non aiuta a creare ponti, non è capace di mediare tra culture e sensibilità differenti, che frena, anzi paralizza le dinamiche sociali in un’epoca in cui è più utile ascoltare le ragioni degli altri piuttosto che, prima, affermare le proprie.
Cordiali saluti.
Nico Mauro, Assessore al Turismo e Promozione del Territorio

Gentile Assessore, quale galatinese non vorrebbe "ridare centralità al territorio"? I mezzi, per chi scrive, hanno però sempre prefigurato e non sono mai stati giustificati dai fini. L'Amministrazione Amante ha scelto "A cuore scalzo" di sfruttare, non potendone cambiare le regole, anche la "tv spazzatura". Ha accontentato moltissimi. Non c'è che da prenderne atto. Le piazze si sono indubbiamente riempite (era il fine) ma consenta a chi è sempre rimasto fuori dal recinto di non condividere tutti i mezzi usati. Con la stima di sempre. (d.v.)

Lunedì, 23 Luglio, 2018 - 00:06