Sequestrati 25000 metri cubi di alghe e rifiuti. Si indaga sul comune di Lecce
Nella marina di San Cataldo, i Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Lecce hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un’area demaniale di circa 2000 metri quadrati sulla quale erano stati accumulati venticinquemila metri cubi di rifiuti costituiti da alghe frammiste a sabbia, plastiche, pneumatici, vetro, batterie esauste, tutti provenienti dalle operazioni di dragaggio del limitrofo canale di accesso alla darsena del locale porticciolo turistico. Le attività di pulizia del canale sono state poste in essere dall’amministrazione comunale di Lecce negli anni dal 2009 al 2013. Le indagini, consistite anche nell’acquisizione di documentazione presso gli uffici comunali, sono tuttora in corso e sono finalizzate ad accertare tutte le responsabilità del reato ipotizzato che è quello della gestione illecita di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi. L'area già nel 2008 era stata sottoposta a sequestro dal NOE, per lo stesso motivo e non risulta sia stata mai bonificata da allora, per cui sul posto, oltre ai rifiuti dell'epoca si sono, nel corso degli anni, accumulati quelli provenienti dalla pulizia del canale effettuata per garantire la sua navigabilità.
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