La ‘notte bianca’ del Liceo Classico “Capece”
Anche quest’anno, dopo il notevole successo riscosso dall’edizione dello scorso anno scolastico, venerdì 12 gennaio dalle ore 18.00 alle ore 24.00, nella suggestiva cornice del Palazzo Capece si è svolta la Notte Nazionale dei Licei Classici: poesia, musica e danza sul tema dell’Amore: le mille sfaccettature di un sentimento universale, ora passione “che scuote le querce”, per dirla con Saffo, ora tenero moto del cuore, ora amore “malato” che provoca dolore e morte, ora sentimento capace di uscire dalla sfera personale e farsi dedizione verso il prossimo, amore per la res publica, per il bene comune.
Subito dopo il saluto della Dirigente scolastica del Liceo Capece Gabriella MARGIOTTA e del Sindaco di Maglie Ernesto TOMA, il pubblico è stato accolto in Aula Magna dagli Studenti con il ritmo travolgente dell’Inno ad Eros, dall’Antigone di Sofocle, e con la drammatizzazione della Congiura di Catilina; in ambienti allestiti per l’evento, sono stati presentati, inoltre, un video sulle Metamorfosidi Ovidio, un simposio con la recitazione di testi lirici greci, esperimenti scientifici (‘alchimie d’amore’…) ed esercizi di ginnastica ritmica. Intorno alle 19.30 è iniziato lo spettacolo in Aula Magna, con un ricchissimo programma: dalla recitazione con accompagnamento musicale e coreografico di testi della letteratura greca, latina, italiana, inglese (intervallati dall’esecuzione di brani di musica classica e di canzoni d’autore), alla rappresentazione di scene dal Cyrano de Bergerac.
Qualche spazio per sorridere: un talk show, “Le donne nell’Atene antica” (sorta di parodia di “Porta a porta”), ed intermezzi plautini. La recitazione di passi da Ferite a morte di Serena Dandini, sulle vittime di ‘femminicidio’, ha fatto riflettere sugli esiti nefasti di un cieco furore che non può dirsi amore: l’immagine “dolente” e indimenticabile di Pia de’ Tolomei ha fatto da tramite con la sezione riservata alla “Lectura Dantis”. Successivamente, a sottolineare il valore della Politica, è stato proclamato il “Somnium Scipionis” dal De re publica ciceroniano. Terminato lo spettacolo in Aula Magna, la serata si è conclusa con un canto corale (l’Inno al Sole di Mesomede di Creta) e la recitazione, che è avvenuto contemporaneamente in tutti i Licei partecipanti, dell’Inno ‘omerico’ a Selene.
Un doveroso e sentito ringraziamento a tutti gli Studenti, ai Docenti, ai Genitori, al Personale A.T.A., il cui impegno è stato determinante ed il cui contributo ha reso possibile, anche quest’anno, la manifestazione con altrettanto successo.
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