'Gesù cade'

Una composizione di Angelo Coluccia

'Gesù cade' è una composizione di Angelo Coluccia. All'organo lo stesso autore ed al clarinetto Gigi Dollorenzo. I testi che seguono sono stati letti ieri sera durante la Via Crucis al Colosseo presieduta da Papa Francesco. III Stazione: Gesù cade per la prima volta «Egli è stato trafitto per le nostre colpe, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti.» (Is53, 5). Colui che tiene i luminari del cielo nella sua mano divina e davanti al quale tremano le potenze dei cieli, eccolo che cade a terra, senza proteggersi, sotto il giogo pesante della croce. Colui che ha portato la pace al mondo, ferito dai nostri peccati, cade sotto il fardello delle nostre colpe. «Guardate, o fedeli, il nostro Salvatore che avanza sulla via del Calvario. Oppresso da amare sofferenze, le forze l’abbandonano. Andiamo a vedere questo incredibile avvenimento che sorpassa la nostra comprensione ed è difficile da descrivere. Le fondamenta della terra furono scosse e una paura terribile s’impadronì dei presenti quando il loro Creatore e Dio fu schiacciato sotto il peso della croce e si lasciò condurre alla morte, per amore di tutta l’umanità» (Liturgia caldea).
Signore Gesù, rialzaci dalle nostre cadute, riconduci il nostro spirito smarrito alla tua Verità. Non permettere che la ragione umana, che tu hai creato per te, si accontenti delle verità parziali della scienza e della tecnologia senza cercare di porre le domande fondamentali del senso e dell’esistenza (cfr Lett. ap. Porta fidei, 12). Donaci, Signore, di aprirci all’azione del tuo Santo Spirito, affinché ci conduca alla pienezza della Verità. Amen.
VII Stazione: Gesù cade per la seconda volta «Si fanno beffe di me quelli che mi vedono, storcono le labbra, scuotono il capo. Non stare lontano da me, perché l’angoscia è vicina e non c’è chi mi aiuti» (Sal 22, 8. 12) Gesù è solo sotto il peso interiore ed esteriore della croce. E’ la caduta, quando il peso del male si fa troppo grande e sembra non esserci più limite all’ingiustizia e alla violenza. Ma egli si rialza un’altra volta forte della fiducia infinita che ha nel Padre suo. Di fronte agli uomini che l’abbandonano alla sua sorte, la forza dello Spirito lo rialza; lo unisce interamente alla volontà del Padre, quella dell’amore che può tutto.
Signore Gesù, nella tua seconda caduta, riconosciamo tante nostre situazioni che sembrano senza via d’uscita. Tra queste, quelle derivanti dai pregiudizi e dall’odio, che induriscono i nostri cuori e conducono ai conflitti religiosi.
Illumina le nostre coscienze affinché riconoscano, nonostante «le divergenze umane e religiose», che «un raggio di verità illumina tutti gli uomini», chiamati a camminare insieme - nel rispetto della libertà religiosa – verso la verità che è in Dio solo. Così, le diverse religioni potranno «mettersi insieme per servire il bene comune e contribuire allo sviluppo di ogni persona e alla edificazione della società» (Esort. ap. Ecclesia in Medio Oriente, 27-28).
Vieni, Santo Spirito, a consolare e fortificare i cristiani, in particolare quelli del Medio Oriente, affinché uniti a Cristo siano, su una terra lacerata dall’ingiustizia e dai conflitti, i testimoni del suo amore universale. Amen.
IX Stazione: Gesù cade per la terza volta   «L’amore del Cristo infatti ci possiede; e noi sappiamo bene che uno è morto per tutti, dunque tutti sono morti. Ed egli è morto per tutti, perché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risorto per loro» (2 Cor 5, 14-15). Per la terza volta Gesù cade sotto la croce, caricato dei nostri peccati, e per la terza volta cerca di rialzarsi raccogliendo le forze che gli restano, per proseguire il cammino verso il Golgota, rifiutando di lasciarsi schiacciare e di soccombere alla tentazione. A partire dalla sua Incarnazione, Gesù porta la croce della sofferenza umana e del peccato. Ha pienamente ed eternamente assunto la natura umana, mostrando agli uomini che la vittoria è possibile e che la via della filiazione divina è aperta. Signore Gesù, la Chiesa, nata dal tuo fianco aperto, è oppressa sotto la croce delle divisioni che allontanano i cristiani gli uni dagli altri e dall’unità che tu hai voluto per loro; essi deviano dal tuo desiderio «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17, 21) come il Padre con te. Questa croce grava con tutto il suo peso sulla loro vita e sulla loro comune testimonianza. Concedici, Signore, la saggezza e l’umiltà, per rialzarci e avanzare sulla via dell’unità, nella verità e nell’amore, senza soccombere alla tentazione del ricorso ai soli criteri degli interessi personali o settari, davanti alle divisioni nelle quali ci imbattiamo (cfr Esort. ap. Ecclesia in Medio Oriente, 11). Donaci di rinunciare alla mentalità di divisione «perché non venga resa vana la croce di Cristo» (1 Cor 1, 17). Amen.

 

Sabato, 30 Marzo, 2013 - 08:47

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