"Lo Schiaccianoci come metafora della vita"
“Lo schiaccianoci e il Re dei topi” è il titolo della favola natalizia dello scrittore Ernst Theodor Amadeus Hoffmann che, secondo una revisione di Alexandre Dumas, ispirò il famoso balletto “Lo schiaccianoci” di Piotr Ilich Tchaikovsky. Luigi Papadia (Luis) ha scelto proprio questo tema per offrire ai galatinesi, anche nel 2017, il suo “White Christmas” giunto, ormai, alla decima edizione.
Domenica 5 novembre, a partire dalle ore 19, via Umberto I, opportunamente chiusa al traffico, accoglierà tutti gli amici di Luis che, muovendosi da tutto il Salento (ma molti vengono anche da altre zone d’Italia) si daranno appuntamento per partecipare all’atteso evento.
Dopo ventuno anni di attività Luis riesce sempre a stupire chi lo segue con curiosità ed interesse.
La domanda per tutti è sempre: “che cosa si inventerà quest’anno?”.
“Lo Schiaccianoci, raccontato così magistralmente in musica da Tchaikovsky, è, a ben riflettere, una metafora della vita con i suoi alti e bassi, con le sue gioie e i suoi dolori, con i sogni che possono, se inseguiti con impegno, diventare realtà” –è la pronta risposta di Luis.
Da abile regista, Gigi svela il tema ma non racconta tutte le sue invenzioni in forma di vetrine.
Assicura soltanto che il Principe-Schiaccianoci avrà il suo posto d’onore sulla torta che domenica verrà offerta a tutti i presenti e poi torna a dirigere i lavori di restauro della famosa porta a vetri del 1853, diventata finestra sul fantastico mondo che, “con l’indispensabile apporto di Adriano”, è riuscito a costruire in quello storico locale tanto caro alla memoria dei galatinesi.
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