Il decalogo per vincere la sfida della qualità dell’aria nelle città italiane
E' stato presentato a Roma il decalogo per vincere la sfida della qualità dell’aria nelle città italiane attraverso soluzioni strutturali che superino le emergenze e puntino sullo sviluppo della green economy. Le dieci proposte sono contenute nel Report sulla qualità dell’aria, realizzato dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, in collaborazione con ENEA e in partnership con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane.
Molteplici i temi affrontati nel Report. Sono state analizzate ad esempio le diverse cause di inquinamento atmosferico: il traffico stradale rimane il settore maggiormente responsabile delle elevate concentrazioni di ossidi di azoto e particolato atmosferico; l’utilizzo di biomasse, specie in impianti a bassa efficienza, svolge un ruolo importante; anche i solfati e nitrati secondari hanno un peso paragonabile a quello delle biomasse e sono riconducibili alla produzione agricola e alla zootecnia. Fino a oggi quali strategie sono state messe in campo per intervenire su questi settori e quali bisognerebbe adottare?
La Direttiva europea National Emission Ceilings (NEC), in vigore dal 31 dicembre 2016, ha stabilito, poi, i target nazionali al 2030 per le emissioni dei principali inquinanti atmosferici. Negli ultimi anni l’Italia ha ridotto le emissioni di tutti questi inquinanti, ma in alcuni casi i risultati raggiunti e le politiche messe in campo, secondo l’analisi di ENEA e ISPRA, non consentiranno di conseguire tali target, a cominciare dal PM2,5, l’inquinante più critico in termini di impatti sulla salute umana. Come accelerare il processo di miglioramento e colmare in gap che ci separa dagli obiettivi?
Se ne parlerà domani nel corso della presentazione del Report a cui parteciperanno rappresentanti delle amministrazioni e degli enti locali, esperti e parlamentari. Le conclusioni sono affidate al Presidente della Fondazione Sviluppo Sostenibile, Edo Ronchi.
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