"La Pro Italia non ha mai chiesto di poter usare lo stadio per il prossimo campionato"
Il campionato di Eccellenza comincia in maniera anomala per la Pro Italia Galatina. L’incontro con il Molfetta che avrebbe dovuto disputarsi al “Pippi Specchia” si giocherà, invece, a Nardò. “Motivi tecnici impediscono l’uso del campo”, è la spiegazione che molte testate sportive hanno dato ad un fatto che viene classificato, comunque, come “strano”. La realtà, invece, è molto più semplice. Venerdì, intorno alle ore 12 un fabbro, incaricato dal Comune di Galatina, ha provveduto a sostituire tutte le serrature degli accessi esterni al campo sportivo e ad inserire, dove necessario, catene e lucchetti. Il fine era, ovviamente, di impedire l’uso dell’impianto alla Pro Italia che lo aveva gestito fino a quel momento. Ad accompagnarlo c’erano due Vigili Urbani mentre in via Chieti stazionava una Volante della Polizia di Stato di Galatina. L’intervento si è concluso intorno alle ore 13:30 senza che si verificassero problemi di alcun genere.
“La sostituzione delle serrature –spiega Marcello Amante, Sindaco di Galatina- è l'atto conclusivo obbligato e preannunciato di una vicenda lunga e complessa legata alla situazione debitoria della società sportiva (Pro Italia, ndr) nei confronti del Comune, per oneri connessi alla gestione dell'impianto per gli anni precedenti”.
“La Società –precisa il Primo Cittadino- nonostante le espresse e formali richieste dell'Ente non ha mai riscontrato nessuna nota, né ha onorato o contestato il proprio debito, né ha mai restituito spontaneamente le chiavi dell'impianto, peraltro formalmente richieste, sebbene fosse tenuta a farlo a conclusione del precedente campionato.
Indipendentemente da questo, al Comune non è stata mai avanzata nei mesi precedenti nessuna richiesta di messa a disposizione dello stadio per l'iscrizione al campionato, di conseguenza gli organi preposti non hanno adottato alcun provvedimento in merito”.
“Quanto alla prima di campionato –conclude Amante- al momento della richiesta, presentata solo giovedì pomeriggio alle ore 16, mancavano i tempi per le necessarie verifiche tecniche ed amministrative, oltre che per i controlli di sicurezza dell'impianto ai fini dello svolgimento della partita”.
Rimane a questo punto un mistero legato alle regole interne della FIGC, Lega Nazionale Dilettanti. Fra le condizioni per ottenere l’iscrizione al campionato di eccellenza c’è quella che una squadra abbia “la disponibilità di un impianto di gioco omologato, dotato di tutti i requisiti previsti dall’art. 31 del regolamento della L.N.D.”.
Dal momento che la Pro Italia non ha mai chiesto di poter utilizzare il “Pippi Specchia” e per questo, quindi, non gli è stato mai concesso, come ha fatto ad ottenere l'iscrizione al campionato?
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