Preso il rapinatore alle Poste di Lecce
Dopo serrate e immediate ricerche effettuate nella zona 167, nella tarda serata di giovedì alcuni agenti della Squadra Mobile di Lecce hanno identificato e arrestato in flagranza del reato di rapina aggravata un 45enne leccese, autore della rapina avvenuta intorno alle 15:00 di giovedì in danno dell’Ufficio Postale “Lecce Sette”.
L’uomo, arrivato a bordo di uno scooter Piaggio Liberty di colore nero, ha fatto irruzione all’interno dei locali delle Poste brandendo una pistola ed un taglierino, minacciando una dipendente addetta alla cassa, che aveva appena ricevuto in deposito la somma di 4.200,00 da parte di un ottantenne.
Durante la fuga il rapinatore ha perso parte della refurtiva e pertanto la somma complessivamente asportata è pari a 4.050,00 euro.
Le prime ricerche effettuate hanno consentito di rinvenire, sotto i portici di un condominio sito in una strada poco distante, lo scooter utilizzato per arrivare sul luogo della rapina. Inoltre i poliziotti hanno trovato, in un bidone della spazzatura differenziata posto poco distante, una manica di maglione, utilizzata dal rapinatore come passamontagna ed una tuta da ginnastica, di cui si era disfatto durante la fuga. Lo scooter è stato sottoposto a sequestro. L’autore del reato, a distanza di circa due ore, è stato bloccato mentre, sceso dalla propria abitazione, tentava di allontanarsi dalla zona con due borsoni, contenenti del vestiario e prodotti per l’igiene personale.
Le circostanze nelle quali è stato fermato hanno convinto gli investigatori che fosse proprio lui l’autore della rapina. Lo stesso, preso alle strette, alla fine ha confessato tutto, consentendo agli operatori della Squadra Mobile di recuperare, sul percorso effettuato durante la fuga, il maglione a strisce bianche e nere da cui aveva ricavato il passamontagna, una scatola vuota, che originariamente conteneva la pistola giocattolo utilizzata per commettere la rapina, i guanti indossati e la custodia di un taglierino.
Tutti gli oggetti rinvenuti sono stati sottoposti a sequestro probatorio. Sono in corso ulteriori indagini, tese ad accertare l’eventuale concorso nel reato di altre persone.
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