Emozione e raccoglimento nella Via Crucis vivente tenutasi nella Basilica Orsiniana

“La meditazione della passione santissima di Gesù Cristo è la porta che conduce l’anima all’intima unione con Dio”. (S.Paolo della Croce, I, 582). Nella parrocchia Santa Caterina d'Alessandria la settimana santa si è aperta con la rappresentazione della Via Crucis Vivente di Cristo che quest'anno è giunta alla quarta edizione.
Numerose le persone che hanno partecipato all'evento fortemente voluto dal parroco fra Rocco Cagnazzo e per il primo anno onorato dalla presenza dell'Arcivescovo di Otranto Mons. Donato Negro.
Le scene dettagliatamente curate e dirette da Pierluigi Romano e Claudio Forte, la musica curata da Antonio Nachira alla tastiera, Alessandro Coluccia al violino, Francesco Napolitano alla chitarra, e le intonazioni dei canti coordinati e diretti da Malù Coluccia.
Avvolti da un profondo silenzio i nostri sensi sono stati inebriati dalle emozioni che gli attori trasmettevano nel rappresentare il cammino verso la morte di croce di Gesù. Vivere in prima persona la morte e passione di Cristo è un momento unico di meditazione, di preghiera, di intima conversione che rafforza la fede, allevia le sofferenze, riduce le paure.
Nelle parole di commiato di Mons. Donato Negro abbiamo ritrovato il motivo principale dell'adorazione della croce di Cristo "l'amore assoluto e indissolubile verso Dio".
La dedizione e l'impegno degli attori hanno trasmesso quel connubbio di emozioni che chi ha avuto la possibilità di essere presente ha portato via con sè nel proprio cuore e nella propria vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Venerdì, 14 Aprile, 2017 - 00:04