Il nuovo libretto pediatrico di Asl Lecce
Una veste grafica rinnovata, un tocco di colore e tanti consigli per la crescita e la salute dei nostri figli. Il nuovo Libretto Pediatrico della ASL Lecce è una sorta di diario personale da “scrivere” a più mani: il pediatra, con la collaborazione attiva di mamma e papà. In attesa che i protagonisti principali, i bambini, abbiano l’età per dare un’occhiata da soli e far tesoro delle semplici ma molto utili indicazioni.
Consigli “salutari”, istruzioni e informazioni per accompagnare i nostri figli da zero a quattordici anni (sedici per i bambini con bisogni speciali), sotto l’occhio attento di genitori più consapevoli e le cure del pediatra di libera scelta, vero e proprio punto di riferimento in tema di educazione alla Salute.
Una “storia”, suggerisce la copertina, da costruire come un puzzle. Centotrentadue pagine con molte novità e qualche conferma, che riguardano circa 110 pediatri in provincia di Lecce e una platea di piccoli utenti che supera le 80mila unità, illustrate stamattina in conferenza stampa dal direttore generale ASL Lecce, Silvana Melli, dal direttore sanitario ASL Lecce Antonio Sanguedolce e dal responsabile aziendale delle Cure Primarie Pediatriche, Lorenzo De Giovanni. «Questa seconda edizione – spiega il dg Melli – viene introdotta nella nostra Asl in via sperimentale, d’intesa con la Federazione Italiana Medici Pediatri e recependo le direttive regionali: è una novità per l’intera Puglia. Il nuovo Libretto sanitario pediatrico è naturalmente indirizzato alla promozione dello stato di salute del bambino, con utili informazioni sia per il corretto utilizzo del pediatra, sia per “orientare” i genitori nelle strutture pediatriche territoriali e negli Ospedali, cui ricorrere sempre e solo quando è strettamente necessario, oppure nei Pronto Soccorso, strutture in cui recarsi solo eccezionalmente e dopo essersi consigliati con il pediatra di base».
Il libretto, che sarà distribuito a partire dai prossimi nati, è corredato da nuove schede sanitarie educazionali e arricchito dalla Carta italiana per la promozione delle vaccinazioni, oltre che dalle classiche tabelle di crescita, aggiornate rispetto alla passata edizione: «Un insieme di preziose guide – sottolinea De Giovanni – per migliorare la qualità dell’assistenza che vogliamo fornire ai bambini. E’ il frutto di un lavoro scrupoloso di aggiornamento e raccordo, di approfondimento e analisi dei bisogni che mira a sensibilizzare pediatri, associazioni di pediatri e genitori su temi importanti come le vaccinazioni, per cui lanciamo una vera e propria chiamata all’azione. Il Libretto non è più semplicemente una raccolta di dati, ma è molto di più. Un monito sulla necessità di frenare l’eccessiva prescrizione di medicinali, soprattutto antibiotici e, nello stesso tempo, un faro acceso sull’autismo, su cui squarciamo un velo di silenzio e apriamo una finestra informativa utile per comprendere segnali d’allarme e giungere ad una diagnosi precoce».
Toccherà al pediatra compilare il Libretto nelle sue diverse sezioni: vaccinazioni (col nuovo calendario vaccinale), indagini di massa, dati anagrafici e anamnestici, notizie sulla madre, gravidanza e parto, prescrizioni, schede sanitarie, consigli e suggerimenti. Particolarmente importanti ma meritevoli di essere rivisitati con i prossimi Accordi Collettivi Nazionali e Regionali i controlli periodici, cosiddetti bilanci di salute e screening, che hanno «la finalità preventiva – ricorda De Giovanni - di identificare i rischi individuali e collettivi indispensabili per una gestione globale della salute in un rapporto medico-paziente basato sulla fiducia».
Ed è forte, già nelle prime pagine del Libretto, l’accento posto proprio sulla sicurezza e la necessità di fare tutte le vaccinazioni previste, evitando di lasciarsi sviare da una dannosa disinformazione. Così come, scorrendo la carta tra le mani, sarà interessante per i genitori leggere “le dritte” strutturate per schede tematiche e fasce d’età, da seguire già nei primi mesi di vita dei neonati: consigli pratici sulla posizione corretta per dormire, allattamento al seno, igiene, attrezzature; oppure l’interpretazione della febbre, che non deve essere “curata” a tutti i costi perché è il segnale di autodifesa del corpo e va abbassata con farmaci solo dopo la soglia dei 38,5° C. E ancora, seguendo il percorso di crescita dei bimbi, indicazioni sull’uso del seggiolino omologato per viaggiare in auto, sulle manovre salva-vita pediatriche e i consigli per i piccoli incidenti, anche quelli domestici, compresa la cura dell’alimentazione e dell’attività fisica, la lettura di libri e l’uso (troppo spesso abuso) della televisione.
Infine, un paio di pagine dedicate al passaggio di consegne tra pediatra e medico di medicina generale, quando il bambino è ormai diventato un adolescente. «Il Libretto Pediatrico non va chiuso in un cassetto – le parole in chiusura del dg Silvana Melli – ma dev’essere sempre a portata di mano dei genitori, perché al suo interno c’è la “carta d’identità sanitaria” dei loro figli, un utile strumento di educazione e promozione sanitaria in grado di accrescere il senso di responsabilità di ognuno verso la propria salute. È, insomma, la “bussola” che segna la direzione giusta per far crescere in modo più sano i nostri figli».
Tweet |