La Commissione Parlamentare d'inchiesta al Poligono di Torre Veneri

Dopo un sopralluogo presso il Poligono di Torre Veneri la Commissione Parlamentare d’Inchiesta presieduta dal deputato  Gian Piero Scanu e dalla vice, la pugliese Donatella Duranti ha ascoltato presso la Scuola Truppe Corazzate, in qualità di testimoni, il Comandante della Scuola Truppe Corazzate,  Gen. B. Fulvio POLI, il Responsabile del Servizio Sicurezza e Prevenzione, Cap. Mario Paladini, ed il Medico competente, Ten. Col. Vincenzo Napolitano.
A seguire è stato ascoltato Gabriele Molendini per Lecce Citta’ Pubblica, associazione che da anni si occupa del tema dell’inquinamento del tratto di costa leccese utilizzato dall’Esercito Italiano per esercitazioni militari. Molendini era accompagnato dall’avvocato Adriano Tolomeo, il quale ha patrocinato il ricorso al TAR contro i contenuti della delibera della Regione Puglia di Valutazione di Incidenza Ambientale sull’utilizzo del poligono.
Due le novità principali prodotte dall’incontro di oggi: la Commissione ha riferito che è stato deciso l’avvio della caratterizzazione con l’Ispra (Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale, che curerà le analisi) anche del tratto di mare prospiciente a Torre Veneri, nel quale finiscono i proiettili derivanti dalle esercitazioni militari. La caratterizzazione del tratto marino si unisce dunque a quella già decisa per l’area sulla terraferma dove si svolgono le esercitazioni militari che dureranno 90 giorni, per cui il Piano di caratterizzazione è già stato appaltato.
La seconda novità riguarda la richiesta da parte della Commissione nei confronti dell’Esercito delle schede tecniche e storiografiche relative all’utilizzo dei proiettili di fabbricazione israeliana “mod. APFSDS-T DM 33 e da 105/51 lotto IMI 1-1-1985 acquistato presso la ditta IMI (Israel), richieste agli uffici del Ministero della difesa, ma non pervenute”.
Sull’utilizzo di questi proiettili, dei quali si sospetta la pericolosità in merito alla presenza di uranio impoverito, Molendini e Lecce Città Pubblica chiedono da anni chiarezza. La richiesta delle schede nei confronti dell’esercito, avvenuta da parte del  Presidente Scanu durante l’ascolto dei testimoni militari effettuato oggi, segna dunque un passo avanti importante.

Giovedì, 23 Marzo, 2017 - 00:04