Per iniziare a orientarsi bisogna innanzitutto iniziare a chiedersi "che cosa succederà dopo la laurea?". E' questo il primo consiglio da cui è partito Pier Luigi Celli, direttore generale dell'università LUISS di Roma, nel discorso che ha tenuto ieri presso il Teatro Tartaro di Galatina davanti ad alcuni ragazzi delle varie scuole galatinesi. Tutti studenti dell'ultimo anno che, alle soglie dell'esame di maturità, con lo sguardo proiettato in avanti, si trovano a domandarsi cosa fare dopo la chiusura di questo importante ciclo, nella maggior parte dei casi pervasi più da confusione e paura che da certezze e determinazione. Lo scopo dell'incontro è stato appunto quello di cercare di chiarire questi dubbi, per quanto possibile, e aiutare i ragazzi ad avere le basi e le conoscenze adatte a compiere un passo importante quae quello della scelta universitaria che condiziona inevitabilmente la formazione personale, ma anche la possibilità di rispondere adeguatamente alle richieste del mondo del lavoro. Oltre alle conoscenze altamente qualificate, sicuramente d'obbligo, la marcia in più per un laureato, come ha affermato Celli, si trova nella curiosità, nella capacità di anticipazione, nel calcolo dei rischi e nel coraggio. Soprattutto nel coraggio, perché in una situazione come quella odierna, in cui la competizione è alta e il posto fisso un caso più unico che raro, saper affrontare gli imprevisti dominando la paura diventa indispensabile per non rischiare di rimanere indietro.
L'università diventa quindi il luogo dove vanno poste le premesse per sviluppare queste capacità, il luogo in cui l'individuo impara a essere flessibile, a progettare, a conoscere altre culture, a mettersi in gioco. Ma, cosa forse più importante di tutte, bisogna essere in grado di imparare tutto questo rispettando anche i tempi. Per questo si deve essere fortemente motivati nelle proprie scelte, perché solo quando uno studente è consapevole che quella che ha intrapreso sia la sua strada può dare il meglio di sè in tutto ciò che fa.