La mattanza dei "difettosi"

Oggi più che mai, i “difettosi” sono uomini e donne ma anche ragazzi e ragazze che hanno il “germe” dell’incorruttibilità e della fedeltà. Le parole e i “difetti” che più allarmano il potere, sono: sanità mentale, valori morali, cultura e merito. Questo miscuglio, è un cocktail che fa paura alla stragrande maggioranza dei prepotenti che hanno scelto una carriera basata sulla confusione, sul profitto economico e sul dominio intellettuale e spirituale attuato attraverso l’insegnamento e la scelta degli autori, che forse non ci siamo mai accorti di quali poteri abbiano anche da defunti.
Soprattutto le materie letterarie e filosofiche, sono importanti veicoli di mentalità che, se non immediatamente agenti, esplodono con i sentimenti come un fulmine a ciel sereno. Questa operazione di certa scuola e di certa televisione, stampa, radio e web, agisce subdolamente soprattutto sulle menti deboli qualunque sia il loro quoziente intellettivo.
Anche gli intelligenti molto sopra la media, si lasciano influenzare da un sentire che sembra fare comodo alla propria personalità e si mescola in essa senza spirito autocritico. È proprio la mancanza di autocritica, che elimina la moralità e fa diventare l’individuo, una persona ambigua e incapace di rispettare la vita altrui e a volte anche la propria.
Quindi attraverso una propaganda velata, che nasconde anche vizi mentali, viene “infettata” una grande parte della società che diventa o rimane “zombiezzata” e priva di sensibilità. È questo tipo di umanità che pratica la mattanza dei “difettosi” cioè di coloro che sono vivi e sentimentali oltre ad avere le peculiarità dette sopra.
La mattanza, comincia innanzitutto con la rovina della salute mentale attuata attraverso una persecuzione psicologica che scuote l’anima fino a far regredire la crescita di un individuo e spezzare o piegare il suo equilibrio psicofisico. E questo lavoro violento lo può fare anche chi non desta sospetti, qualcuno molto vicino, anche uno o più familiari o amici.
A volte questo lavoro inizia nei primi anni di vita e, se viene notata una certa resistenza e indifferenza della vittima, il lavoro continua usando metodi sempre più efficaci, quali l’umiliazione, l’offesa, e lo svilimento fino a creare una tortura ad hoc, specifica per quell’individuo a prescindere dall’età. Questa tortura può durare tutta la vita o gran parte di essa se il soggetto non cambia le proprie qualità. Anche la sua cultura viene presa di mira, sminuendola e non stimolandola dando merito ai mediocri, ai corrotti e agli infedeli.
Poi la mattanza la fa anche la politica che si avventa sui buoni d’animo, sulle menti brillanti, sugli sfidanti con buoni propositi, sulle coscienze pulite. Signori corrotti che hanno un potere illegale enorme, vedendosi in difficoltà, alla minima ingenuità o sottovalutazione da parte degli antagonisti, li attaccano iniettando paura, sensi di colpa in modo da abbandonare il campo e riconsegnarlo ai vecchi d’età e ai vecchi di spirito anche se hanno quarant’anni.
I “difettosi” devono essere eliminati e per grazia di Dio non esiste un altro Hitler e i forni crematori, così la loro eliminazione consiste nell’allontanarli dal loro piatto, giacché la politica è per loro un'enorme quantità di cibo da cui cola il grasso che è l’unico ad avere valore. Altro che cuore, solidarietà, aiuto, dovere. No! La politica è grasso e pazienza se aumenta il colesterolo, tanto poi fanno una curetta e stanno bene.
I “difettosi” politici più pericolosi sono un Movimento di veri rottamatori. Sono giovani con molti nei, ma in confronto ai tirannosauri, sono veri democratici. E questo è un termine ambiguo giacché di democrazia ne parlano in tanti, ma nessuno ce l’ha nel cuore. E così la mattanza diventa cruenta sia per i governati “difettosi” sia per i “difettosi” che vogliono governare. Ma noi non siamo tonni. Siamo uomini e donne con l’uso della mente e della mano che può mettere una crocetta al posto giusto! Votate “difettosi”, votate! 

 

                                                                                                                                        27/01/17

Lunedì, 30 Gennaio, 2017 - 00:05