Nelson da Galatina a Rimini
Il 23 gennaio scorso Massimiliano Baglivo, fondatore della pasticceria Dolci e Dintorni di Galatina, ha partecipato a Rimini al Sigep perché era stato scelto dagli organizzatori per presentare una torta che rappresentasse il Salento. “Giunta alla XXXVIII edizione, Sigep conferma la sua leadership internazionale indiscussa –si legge nella presentazione sul web della manifestazione - come fiera dedicata esclusivamente ad operatori professionali di tutto il mondo, nei settori della gelateria, pasticceria artigianale, panificazione abbinati al mondo del caffè”.
Massimiliano Baglivo, da trent’anni, fa il pasticciere. “La mia passione per la pasticceria –racconta- nasce dalla voglia che avevo fin da bambino di fare colazione al bar”.
Dopo aver maturato esperienze a livello nazionale e internazionale, affiancando grandi maestri quali Luigi Biasetto, Iginio Massari, Francisco Torre Blanca, Massimiliano ha deciso “di dare vita a un progetto importante nella mia città coinvolgendo anche un mio caro amico, ora anche mio socio, Salvatore Marzano".
Il 21 agosto 2005 nasce Dolci e Dintorni. “La nostra pasticceria –spiega l’artista del dolce di via Toscana 26- tratta dalle prime colazioni (rigorosamente lavorate con il burro) alle torte moderne, dall’oggettistica in cioccolato e cioccolatini ai mignon ai buffet salati e dolci e caffetteria. Tutto questo lo realizziamo scegliendo sempre prodotti di prima qualità. Questo è il motivo per cui siamo stati invitati a Rimini”.
Sono stati i mugnai di Molino Quaglia a scegliere Dolci e Dintorni come partners utilizzatori delle farine macinate a pietra.
“Al Sigep –dice Massimiliano- abbiamo presentato una torta che ha un nome particolare, Nelson, e richiama i sapori del nostro Salento. Si tratta di un dolce da forno. Nelson è il nome delle orchidee selvatiche presenti nelle campagne salentine, quelle che calpestiamo nelle nostre passeggiate ma non riusciamo a vedere perché sono alte solo pochi centimetri.
La torta è una massa montata alle mandorle e farina macinata a pietra intervallata da una confettura di fichi”.
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