“La solitudine della democrazia”, un seminario con Dilma Rousseff
Dilma Rousseff, ex Presidente della Repubblica Federativa del Brasile, destituita nel 2016 con un procedimento di impeachment, è l’ospite attesa all’Università del Salento in occasione del seminario internazionale “La solitudine della democrazia”, che prenderà il via venerdì 27 gennaio 2017 alle ore 16 nel centro congresso del Complesso Ecotekne (via per Monteroni, Lecce) e proseguirà sabato 28 gennaio dalle ore 9 nella sala conferenze al primo piano dell’ex Convento dei Teatini (Corso Vittorio Emanuele II, Lecce).
Il seminario è promosso in occasione del venticinquesimo anniversario della pubblicazione di “Teoria della società” (Milano 1992), a firma di Niklas Luhmann e del professor Raffaele De Giorgi, ordinario Filosofia del Diritto a UniSalento, organizzatore dell’evento. «Utilizzando le tecniche teoriche elaborate in quest’opera», spiega De Giorgi, «il Seminario intende riflettere sulle trasformazioni della struttura della società che si sono prodotte nell’ultimo quarto di secolo. Questo incontro si propone di discutere l’erosione delle democrazie contemporanee, la corruzione dei codici della politica e del diritto, l’esemplarità di eventi politico-costituzionali come quelli avvenuti in Brasile nel 2016».
«Negli ultimi venticinque anni, molti paesi dell’America del Sud hanno affrontato la questione della democratizzazione della politica e del diritto. A partire da una ricostruzione della loro memoria, hanno messo a nudo il loro passato originario, il loro passato recente, le forme della loro stratificazione sociale, aprendo così ampi spazi per il riconoscimento dei diritti», continua De Giorgi, «Contro le oligarchie, politiche, economiche, militari, ereditate da vecchie e nuove forme di colonialismo, contro le politiche neoliberiste volute dal Fondo Monetario Internazionale, alla fine degli anni Novanta del secolo scorso, si è affermato un nuovo protagonismo politico di movimenti sociali, organizzazioni politiche e sindacali, organizzazioni dei popoli indigeni che ponevano al centro del discorso la necessità di ripensare radicalmente la democrazia, e quindi la relazione tra politica, diritto, economia. Sull’onda lunga di tale congiuntura, forze politiche progressiste sono andate al governo in molti paesi dell’America del Sud. In Brasile l’elezione di Lula e poi di Dilma Rousseff hanno aperto una nuova stagione politica. Negli ultimi due anni, questo processo di democratizzazione ha subito un brusco arresto. Sotto la pressione esercitata dalla crisi economica, le vecchie oligarchie ritornano con mezzi più o meno legittimi al potere, ponendo nuovamente la questione della democrazia, della tutela dei diritti umani, del riconoscimento della differenza. Per tale ragione riteniamo che gli eventi politico-costituzionali che si sono verificati in Brasile nel 2016 - il procedimento di impeachment della Presidente democraticamente eletta Dilma Rousseff, le innumerevoli decisioni del Supremo Tribunal Federal, le decisioni del Parlamento brasiliano, il protagonismo politico di una parte della magistratura - rappresentano un privilegiato angolo di osservazione per comprendere la relazione tra politica e diritto nelle democrazie contemporanee».
Il seminario si aprirà appunto venerdì 27 gennaio 2017 alle ore 16 nel centro congresso del Complesso Ecotekne con un intervento del professor De Giorgi sul tema “Miseria del diritto e violenza della politica”; seguirà la conferenza magistrale di Dilma Rousseff sul tema “La democrazia corrosa dallo stato di eccezione”; infine è in programma l’intervento dell’ex Ministro della Giustizia del Brasile José Eduardo Cardozo sul tema “La corruzione giuridica della democrazia”.
Sabato 28 gennaio il seminario proseguirà, a partire dalle ore 9 nella sala conferenze al primo piano dell’ex Convento dei Teatini, con interventi di studiosi italiani e brasiliani.
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