Quella che potete “ammirare” nelle foto che allego è la situazione di degrado che impera nella via di casa mia, purtroppo non la sola ad essere interessata dal tappeto di rifiuti (questa volta di plastica) che ogni tanto imperversa per le strade di Galatina.
Mi viene da pensare a quanto stridano i proclami sulla raccolta differenziata e sull’attenzione che giustamente viene richiesta ai cittadini nel riporre ciascun tipo di rifiuto nell’apposito contenitore e nel differenziare correttamente con il modo sciatto, grossolano e superficiale con cui alcuni operatori (non è giusto e non me la sento di fare di tutta l’erba un fascio) esercitano l’attività di raccolta a nome e per conto della ditta che la gestisce nella nostra cittadina.
Non di rado ho ritrovato alcuni recipienti danneggiati perché succede alle volte che gli stessi vengano riposti alla bell’e meglio se non addirittura scalciati una volta svuotati senza troppa attenzione nel raccogliere quello che, nel passaggio dal bidone al camion, finisce per terra.
Mi vergogno onestamente in questi giorni anche ad invitare gente a casa, perché immagino che possano pensare di trovarsi nel terzo mondo nel parcheggiare in una strada così ricolma di spazzatura.
E se proprio qualche operatore non si accorge o non si cura dei sacchetti o delle cianfrusaglie che rimangono o finiscono sull’asfalto, la situazione dovrebbe perlomeno essere tamponata da un adeguato servizio di pulizia delle strade, che non so neanche se esista o meno, dato che avrò visto passare le macchine operatrici, tramite le quali è o dovrebbe essere espletato, sì e no un paio di volte l’anno da dove risiedo.
Per la cronaca, ho chiamato due volte per segnalare la situazione incresciosa: l'altroieri mi hanno detto che ieri avrebbero provveduto, ma nulla s’è mosso, se non per effetto del gelido vento che spira in questi giorni e dell'impegno mio e di qualche altro residente che ha raccolto insieme a me almeno parte dei rifiuti che ingombravano la strada.
Proprio oggi, 31 dicembre, scade il saldo Tari... precipitiamoci a pagare ché il servizio lo merita.