Ninì De Prezzo confermato segretario provinciale dei pensionati Cgil

Il 27 febbraio 2014, presso Hotel Hilton di Lecce, si è svolto il Congresso Provinciale dello SPI (Sindacato Pensionati Italiani CGIL). Sono intervenuti: De Prezzo Ninì (Segretario Generale dello SPI leccese), Giuseppe Spadaro (Segretario Generale SPI Puglia), Alessandra Romano (SPI Nazionale), Salvatore Arnesano (Segretario Generale CGIL Lecce), Francesco Botrugno (Fnp Lecce), Luigi di Viggiano (Uilp Lecce), Antonio Muscaggiuri (Federconsumatori), Mario Vantaggiato (Sunia), Angela Leuzzi (Auser L ecce) e Gioacchino Marsano (Inca Lecce).
Altri interventi sono stati illustrati dai delegati e dai vari ospiti.
Il primo relatore, Ninì De Prezzo, ha trattato, nel suo laborioso ed esaustivo intervento, tutti i punti più significativi e drammatici dei pensionati e non. È stato un discorso qualitativo ma, soprattutto quantitativo per aver fotografato i vari problemi sociali con “numeri” attinti da fonti ufficiali.
Le problematiche messe a fuoco sono state: non autosufficienza, tagli ai servizi sociali, povertà, ingiustizia, ambiente, situazione femminile, disuguaglianza e Piani di Zona. Ma, fra gli argomenti più scottanti troviamo la disoccupazione e la perdita del potere d’acquisto delle pensioni. Il Segretario Generale dello SPI di Lecce ha affermato: “In questi anni di dura crisi economica, sociale e politica, le condizioni di vita, anche per gli oltre 270.100 pensionate e pensionati salentini, sono decisamente peggiorate. [….]
Le pensioni nella nostra provincia hanno una media pro-capite di poco più di 550,00 euro,
(ultime delle province della Puglia e fra le ultime d’Italia). Dai dati statistici, visionati dal sito dell'INPS, si evidenzia che il 35% degli assegni pensionistici erogati ogni mese si riferiscono agli assegni sociali, a invalidità civili e di accompagnamento (81.140), per un importo che varia dai 272,00 ai 504,00 euro. Delle altre prestazioni, pensioni di vecchiaia, di anzianità e ai superstiti, il 70% non supera i 600,00 euro, mentre solo il 20% raggiunge i 1.000,00 euro”.
Molti hanno sottolineato che lo SPI continuerà a lottare sia per frenare la drastica situazione ma soprattutto per salvaguardare il sociale e per ridurre la disoccupazione condividendo gli obiettivi, le proposte e le finalità del Documento “IL LAVORO DECIDE IL FUTURO” che ha visto come prima firmataria la Segretaria Generale della CGIL, Susanna Camusso.
Al termine della giornata del 27 febbraio sono stati eletti gli organi dirigenziali dello SPI è stato riconfermato il Segretario Generale dello SPI di Lecce nella persona di Nicola (Ninì) De Prezzo per aver lavorato, durante i quattro anni precedenti, con grande professionalità e passione.

Domenica, 2 Marzo, 2014 - 00:04