Nicola Vallone, il commosso ricordo dei figli ad un anno dalla sua scomparsa

Questa sera, alle ore 18:30 in Chiesa Madre, verrà celebrata per lui una messa
Nicola Vallone

Nostro padre, Nicola Vallone, ci lasciava un anno fa. Il suo ricordo rimarrà indelebile in tutti coloro che hanno avuto l’opportunità di conoscerlo: persona onesta, disponibile, corretta che non amava esibirsi e che con discrezione mise sempre a disposizione degli altri la sua professionalità. La gioia per il lavoro, il culto dell'onestà e l'amore per la famiglia furono le realtà della sua vita. Gran lavoratore, nella Banca Vallone prima e nel Banco Ambrosiano dopo, fu sempre considerata una risorsa “chiave”, come lo ebbero a definire i responsabili di quest'ultimo istituto bancario,  in quanto profondo conoscitore del territorio e delle sue risorse, e perché persona fidata ed onesta ed al contempo disponibile e corretta nei confronti di tutti.
Svolse il suo lavoro con grande onestà, fino ad arrivare a condizionare la sua vita personale: pochi, ma fidati amici, vita riservata, finalizzata a mantenere integra la sua figura professionale.
Di lui tutti ricordano la squisita disponibilità. Era sempre pronto ad ascoltare le esigenze di ognuno, con passione, con dedizione, con umiltà anche al di fuori dell’ambiente lavorativo.
Acuto osservatore degli altri, nel lavoro e nel privato, con affetto e responsabilità, cercò sempre una soluzione ai problemi che gli venivano posti, nel rispetto delle regole e con la massima correttezza e trasparenza.
Ha trascorso una vita tranquilla, senza mai approfittare dei vantaggi che avrebbe potuto trarre dalla sua posizione. Tutto questo ha fatto di lui una persona rispettata e stimata. Per la famiglia, ma soprattutto per noi figli, è stato insuperabile esempio: di professionalità, dedicando tutto se stesso al lavoro, di correttezza, riuscendo sempre ad ascoltare con pazienza, di onestà, senza mai approfittarsi di nulla neanche delle cose più banali, di sensibilità, riuscendo a capire gli altri guardandole semplicemente negli occhi e manifestando la sua solidarietà con una parola, con un sorriso. Ogni evento e festività era per lui motivo per rivolgere, con affetto e semplicità, un augurio a tutte le persone che aveva la fortuna di conoscere e questo lo ha continuato a fare fino alla fine dei suoi giorni, quando, ormai privo di forze, aveva la carica affettiva di mandare un messaggio di auguri, di solidarietà e di sorridere e ringraziare le persone che gli erano vicine.

Per coloro che desiderano ricordarlo nella preghiera oggi, venerdì 22 novembre, sarà celebrata una messa alle 18.30 presso la Chiesa Madre in Galatina.

Venerdì, 22 Novembre, 2013 - 00:07