Galatina - Una scia di lucine ha percorso il due ottobre la città; uno sciame di ruote a due e due all’unisono; la coda di una cometa disordinata e chiassosa, insolente e colorata. La biciclettata, organizzata a chiusura del corso di ciclomeccanica e poco prima di festeggiare l’apertura dello Spazio Bicivetta, ha percorso un pezzo della città, in una sera di inizio autunno in pieno stile galatinese (e non solo): tante macchine incolonnate su corso Porta Luce (seppure nei negozi con la macchina non si possa entrare, toccherebbe ricordarlo), tante altre impegnate nel girotondo intorno alla villa, in piazza Alighieri; molte ferme, ai bordi delle strade, a vedere sfilare il torpedone di bici, con gli occhi impazienti che ha spesso l’automobilista quando aspetta che un ciclista o un pedone liberi il passaggio: incuriosito, perché il tipo su due ruote, schiena eretta e sguardo fiero, in fondo fa simpatia, soprattutto se attraversa in fretta.
La pioggerellina, che non ha fermato la biciclettata, è servita semmai a diffondere nella città un messaggio rivoluzionario: in bici, se hai un k-way, puoi andarci anche dopo settembre!
Al rientro nella ciclofficina, in un mercato coperto forse mai così accogliente, i tanti amici della  bicivetta hanno festeggiato l’inaugurazione dello spazio che ogni giovedì sarà aperto a quanti vorranno riempirlo di bici – da smontare e rimontare – e di idee – da smontare e rimontare -.
Fra pochi giorni il gruppo informale cui Città fertile ha passato il testimone si costituirà in associazione, si darà un nome e qualche traguardo da raggiungere: piste ciclabili in tutta la città, ciclo-scuolabus, bike-sharing sociale…
Ambiziosi? Troppo? Per forza, su due ruote la mente vola!