Nel Salento c'è carenza di sangue

Appello alla donazione anche nel Centro Trasfusionale dell'Ospedale di Galatina

«Oggi apertura straordinaria per la donazione di sangue, al "Fazzi" si può donare fino alle ore 17:30. Anche nel nostro territorio c'è emergenza sangue».  Nicola Di Renzo, direttore Ematologia e Servizio Immuno Trasfusionale di Lecce, lancia un accorato appello alla donazione. In questi giorni, a causa della neve, sono state annullate alcune raccolte esterne e i donatori abituali hanno avuto estrema difficoltà a raggiungere i Centri Trasfusionali. «Ciò – spiega Di Renzo -  ha determinato una grave carenza di sangue che ha impedito la normale attività chirurgica». Si è riusciti, difatti, a soddisfare solo le emergenze, ma si è stati costretti a rinviare gli interventi già programmati.
«Il disagio – rimarca Di Renzo - è grave per i pazienti e i loro parenti. Per ristabilire la normale attività di sala operatoria e per far fronte alle esigenze dei pazienti che necessitano di trasfusioni costanti (thalassemici, oncologici, pazienti con malattie ematologiche), è necessario andare a donare». Oggi 13 gennaio apertura no stop - dalle 8 alle 17:30- per la donazione di sangue presso il Servizio Immuno Trasfusionale del "Vito Fazzi".
Si può donare anche presso gli altri Centri Trasfusionali dell'Azienda, fra cui quello del "Santa Caterina Novella" a Galatina con il consueto orario giornaliero, dalle 8 alle 13. «Non facciamo mancare – scandisce il dottor Di Renzo -  anche questa volta, la risposta solidale dei Salentini».
Il problema, del resto, è comune a tutta la Puglia e a diverse altre regioni del Centro-Sud colpite, in questi giorni, dal maltempo. Secondo i dati del Centro Nazionale Sangue (CNS) dell’Istituto Superiore di Sanità, che ha inviato alle Strutture regionali per il coordinamento delle attività trasfusionali (SRC) l'invito a coordinarsi con le associazioni di donatori per far fronte all'emergenza, «il cattivo tempo, unito al picco influenzale e altri fattori stagionali, ha provocato una grave carenza di sangue in alcune regioni italiane, con oltre 2600 unità di globuli rossi mancanti negli ospedali».
La regione con le maggiori carenze è il Lazio ma situazioni critiche si registrano, secondo i dati aggiornati ad oggi, in Abruzzo, Toscana, Campania, Basilicata, Liguria, Umbria, Marche, Lazio e Puglia. «Le cause della carenza sono multifattoriali - afferma Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue –, ma sicuramente può aver inciso l’epidemia influenzale che, complice il calo delle vaccinazioni, ha già colpito molte più persone rispetto allo scorso anno, e si può ipotizzare che anche il maltempo stia tenendo a casa i donatori. La mobilitazione deve riguardare però, sotto il coordinamento e la programmazione, anche in urgenza, delle SRC e del CNS, tutte le regioni, non solo quelle che hanno carenze; l’autosufficienza per quanto riguarda il sangue, infatti, è sovraziendale e sovraregionale e in questi casi diventa vitale la compensazione coordinata tra regioni».
«È fondamentale – fa sapere infine il Coordinamento Interassociativo dei Volontari Italiani del Sangue - il coinvolgimento di nuovi volontari che possano garantire in maniera costante la disponibilità di emocomponenti, al fine di assicurare la necessaria terapia trasfusionale ai cittadini che ne hanno bisogno».

Venerdì, 13 Gennaio, 2017 - 00:05