Nel 2011 ad Otranto non ci fu nessuna violenza sessuale di gruppo

Assolti con formula piena i due giovani ingiustamente accusati da una ragazza consenziente

Il 21 luglio 2011, a Otranto, non ci fu nessuna violenza sessuale di gruppo. G. M., otrantina, all’epoca dei fatti diciottenne, era consenziente quando decise di appartarsi con Riccardo Russo, ventiduenne residente a Cannole, e con Antonio Pedone, coetaneo di Bagnolo del Salento. Giovanni Gallo, Giudice Unico del Processo, ha, ieri, assolto i due giovani coimputati, dal reato di cui all'art. 609 octies del Codice Penale (con pena prevista da 6 a 12 anni) “perche il fatto non sussiste”.
Il processo si è svolto con rito abbreviato e lo stesso pubblico ministero di udienza, Paola Guglielmi, si è espressa per l’assoluzione. Secondo quanto è emerso durante il procedimento, G. M. (parte civile difesa dall’avvocato Laura Bruno) anche durante un precedente analogo episodio, svoltosi nello stesso luogo e con le stesse persone il 16 luglio 2011, era stata consenziente. Dall'esame dei tabulati e delle intercettazioni telefoniche è, invece, emerso che la stessa aveva nascosto questa circostanza al P.M. senza alcun valida e razionale motivazione. G. M. poi non aveva riportato alcuna escoriazione e aveva provveduto a cancellare tutti i messaggi da lei inviati ai due ragazzi nel periodo dal 10 al 21 luglio 2011, ed altro.
Riccardo Russo era difeso dall’avvocato Ubaldo Macrì e Antonio Pedone dall’avvocato Romolo Chiriatti.

 

 

Venerdì, 5 Luglio, 2013 - 20:53