Naturarte, nel Castello di Gallipoli la mostra fotografica
Sino al 2 ottobre saranno ancora aperte le due mostre che hanno caratterizzato l'estate del Castello. “La prima Aurora” di Simone Cerio è un progetto fotografico - realizzato dal reporter per Emergency - composto da venticinque storie di migranti sbarcati sulle coste siciliane. Un viaggio tra oggetti recuperati, portati da Paesi lontani, abbandonati per strada e reinterpretati che offrono al visitatore la possibilità di un’approfondita riflessione sulla condizione di migrante. Heroes è, invece, un percorso di visioni e racconti, un pulsare di simboli e atti simbolici a cura di Renzo Buttazzo e LRJLBLara Bobbio che coinvolge - oltre ai curatori - gli artisti Ada Mazzei, Andrea Buttazzo, Andrea Epifani, Daniele dell’Angelo Custode, Giuseppe Maietta, Massimo Maci, Simone Franco, Oronzo de Stradis, Peppino Campanella, Paolo Guido, Tonio Pede.
Dal luglio 2014 è stato reso fruibile un percorso di visita del Castello di Gallipoli che mira a ricostruire la storia della città e dell’antico maniero, senza alterarne il carattere e senza avere la pretesa di essere un restauro integrale del monumento che richiederebbe ben altre risorse per ritornare agli antichi splendori. Il castello si erge all'ingresso del borgo antico di Gallipoli, città da sempre fortificata e, per la sua posizione strategica, contesa. È circondato quasi completamente dal mare. Ha pianta quadrata con torrioni angolari, di cui uno poligonale. Nei periodi successivi furono effettuati numerosi interventi di ristrutturazione e fortificazione. I lavori più importanti vennero progettati dagli Aragonesi. Quando il Duca Alfonso di Calabria venne nel Salento tra il 1491 e il 1492, condusse con sé il celebre architetto militare senese Francesco di Giorgio Martini e volle che questi rinnovasse le fortezze salentine secondo i progressi dell'arte della guerra, che tendeva ad abbandonare la conformazione quadrilatera ereditata dal sistema romano per passare al pentagono. Il senese, non potendo demolire e ricostruire ex novo, ideò il “Rivellino” mediante il quale rese di forma pentagonale l’intero maniero. Prima dell'Unità d'Italia, quando nel 1857 il castello venne radiato dal Novero delle fortezze del Regno Borbonico, perse la sua funzione difensiva, ma mantenne e anzi intensificò la sua funzione civile e soprattutto commerciale. Durante il 1800 divenne deposito di sali e tabacchi, oltre che sede della Dogana nel 1882 e, successivamente, sede della 17^ Legione della Guardia di Finanza.
Ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, Chiuso il lunedì.
*Ingresso Intero 5 euro - Ridotto 3 euro (6-14 anni, oltre 65 anni, scolaresche,
diversamente abili e relativi accompagnatori, gruppi superiori a 20 unità, residenti)
*Visita guidata di gruppo su prenotazione (in italiano, inglese o francese) gruppi € 80,00 + ticket d’ingresso; scuole € 60,00 + ticket d’ingresso
*Info e prenotazioni info@castellogallipoli.it - www.castellogallipoli.it
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