Minaccia un automobilista con una pistola, indagato leccese
La sera del 26 febbraio scorso un automobilista, mentre si trovava da solo alla guida della propria autovettura, nell’imboccare la SS16 Lecce-Maglie, aveva un piccolo alterco per motivi di viabilità con l’autista di un’autovettura Opel Astra, il quale successivamente sporgeva dal finestrino il braccio ed impugnando una pistola la rivolgeva verso il malcapitato, che spaventato, accelerava l’andatura ma veniva raggiunto e nuovamente affiancato dalla stessa autovettura. Questa volta il soggetto si limitava ad affiancarlo mantenendo la sua stessa velocità, infine, accelerava l’andatura proseguendo in direzione Maglie. La vittima riusciva a rilevare il numero di targa ed avvisava telefonicamente di quanto accaduto il 113.
Venivano effettuati accertamenti sulla targa dell’autovettura, dalla quale si risaliva al proprietario, un leccese trentasettenne che risultava essere possessore di una licenza di porto di fucile scaduto da alcuni anni e detentore di una pistola semiautomatica di marca Taurus di calibro 9x21 e di un fucile da caccia sovrapposto marca FRANCHI calibro12.
L’indagato veniva cercato la sera stessa del 26 e più volte nella giornata di venerdì. Durante un controllo nella sua abitazione, lo stesso consegnava la pistola posta all’interno di una valigetta in metallo in alluminio di colore grigio, con due caricatori per 17 colpi, di cui uno vuoto e l’altro inserito nell’arma con 9 cartucce, delle quali sette erano state ricaricate artigianalmente, nonché altre 91 cartucce 9x21 di marca Magtech, poste in due apposite scatole, un fucile da caccia sovrapposto marca FRANCHI calibro 12 e 2 cartucce cal. 12 di marca Fiocchi, una carabina ad aria compressa con doppia canna di marca BEEMAN cal 4,5 munita di cannocchiale 4x32 ed una confezione di piombini cal. 177-4,5 millimetri di libera vendita.
Tale materiale veniva custodito in parte all’interno di un armadio di arredo in legno della stanza matrimoniale ed in parte all’interno di uno sgabuzzino e poggiata su di una base in legno.
Nella stessa abitazione vivono la moglie e due figli di minore età, i quali potevano avere libero accesso alle armi.
Per quanto accaduto l’uomo è stato indagato in “stato di libertà” per il reato di minacce gravi e l’omessa custodia delle armi. Il suo porto di pistola era scaduto da alcuni anni.
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