"Migliorare la differenziata a Galatina? Si può e si deve nella trasparenza".

Antonio Tanza, presidente di Adusbef Puglia, replica al vicesindaco Roberta Forte

Gentile Direttore, nel riscontrare la lettera di risposta del Vicesindaco ed Assessore all’Ambiente Avv. Roberta Forte, risulta d’obbligo una doverosa premessa, con preciso riguardo all’inopportunità delle espressioni e dei toni usati nei confronti di un'associazione a tutela dei cittadini, intervenuta nel dibattito sulla differenziata per dar voce a numerose segnalazioni degli stessi, inerenti i numerosi disservizi segnalati e la necessità di migliorare il servizio.
Nel citare qualche espressione usata dal Vicesindaco come “fazioso e fasullo abbaiare di alcuni esponenti dell'opposizione, consiliare e non” od anche “i pigri, i furbacchioni e gli incuranti del territorio” prendiamo atto che esse possono apparire rivolte a tutti quei cittadini rivoltisi alla nostra associazione, dei quali ci siamo fatti portavoce, desiderosi di maggiore chiarezza rispetto al progetto in atto, e decisi a collaborare nell'interesse di tutti per un sevizio di raccolta differenziata efficiente, attraverso proposte semplici e ragionevoli che non comportano dispendio di risorse ed energie da parte di questa amministrazione e dei responsabili della CSA.
Tanto più ridurre la nostra missiva ad una mera questione politica è competamente fuori luogo e totalmente privo di fondamento: nel ribadire che le questioni sollevate nella mia lettera in qualità di Presidente di ADUSBEF Puglia sono inerenti a problematiche riguardanti tutta la cittadinanza, desiderosa di risposte concrete, di cui ci siamo fatti ambasciatori, risulta totalmente sconveniente tentare di dare una connotazione politica ad una associazione a tutela dei diritti dei consumatori che tante battaglie ha svolto, e svolge, per la loro difesa, in particolare contro l’avido sistema bancario e finanziario.
Mi rammarico, onestamente, nel sincerare che tali parole, delineano una strategia di difesa da parte del Vicesindaco Forte che non chiarisce le questioni poste, per le quali i cittadini desiderano risposte e che hanno modo di sperimentare dentro e fuori le loro abitazioni.
Questa “rivoluzione”, così come definita dal Vicesindaco, risulta caratterizzata, dalle dichiarazioni rilasciate, da “investimenti ridottissimi”, ma pur sempre a carico dei cittadini. Il nostro obiettivo è fare chiarezza su tali costi.
Ci tengo a sottolineare che non si tratta di una sterile polemica ma di un dialogo costruttivo, o quantomeno un tentativo, al fine di delineare la strada da seguire per venirci incontro, con riguardo agli interventi pratici, a nostro avviso necessari, per il miglioramento dell’attuale sistema di raccolta e smaltimento dei rifiuti!
Limitarsi ad una mera elencazione di dati percentuali, incomprensibile ai cittadini, poco ha a che vedere con la realtà che viviamo nella nostra Regione, all’interno della quale solo 21 comuni, tra brindisino e tarantino, possono vantare risultati pregevoli in tema di differenziazione dei rifiuti, mentre l’intera provincia salentina sarà sanzionata nel 2014 dal Presidente Vendola con una ecotassa, per non avere raggiunto i risultati stabiliti per legge dal decreto legislativo 152/2006 che li vede inquadrati per limiti di tempo e percentuale, al 31/12/2012 del 65% minimo.
Deve comunque far rifettere che questo “straordinario risultato” non ha impedito comunque l’esborso di 28 euro aggiuntivi che il Comune dovrà pagare per ogni tonnellata di rifiuti conferita in discarica, sempre prelevati dalle tasche dei cittadini.
Relativamente al kit per la differenziata, teniamo a precisare che la segnalazione sul presunto costo di € 60  ci è giunta da diversi cittadini, che l’hanno appresa durante uno degli incontri preparatori onerosamente gestiti dal Comune. Abbiamo dunque preso atto e ritenuto doveroso chiedere precisazioni a riguardo.
La relativa risposta del Vicesindaco non dimostra la spesa sostenuta o eventualmente modificata in corso di attuazione, risposta che i cittadini attendono, nonostante abbiano già adempiuto tra mille difficoltà qualche giorno fa al pagamento dovuto a Codesta Amministrazione.

Oltremodo risulta preoccupante sapere, come lei stessa afferma, che gli abitanti di Galatina sono stati resi parte di un investimento “pagato dalle tasche dei cittadini e mai utilizzato, relativo all'acquisto dei piccoli sottolavelli, acquistati e giacenti da anni nel deposito del CSA". Perchè non pianificare dall'inizio cosa offrire alla cittadinanza per una perfetta opera di raccolta differenziata? Resta il fatto che, come già precisato nella mia precedente, sono state parole proferite dai rappresentanti dell’amministrazione deputati alla trattazione della materia.
E proprio su quest'argomento è bene fare ulteriore chiarezza.
In una delibera di giunta, la N. 310/2013, che recita come oggetto “NUOVO SERVIZIO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI – ORGANIZZAZIONE INCONTRI PUBBLICI”, la giunta delibera una spesa presuntiva di € 850,00 per l'organizzazione di una serie di incontri pubblici a partire dal 20 settembre e sino al 1° ottobre 2013, “per illustrare alla cittadinanza, tra l’altro, il nuovo servizio di raccolta differenziata dei rifiuti”.
A questa si aggiunge un'ulteriore delibera, sempre di giunta, la N. 280/2012 che recita come oggetto “CENTRO SALENTO AMBIENTE: “CORSO DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO SOSTENIBILE” - COMPARTECIPAZIONE ALLE SPESE”, la stessa dopo la nota pervenuta dal CSA, determina un contributo di € 3.500,00 per la realizzazione di un corso per  sensibilizzare alla raccolta differenziata gli alunni frequentanti l'a.s. 2011/2012 delle scuole primarie e secondarie medie del Comune di Galatina.
Di fronte a questo ulteriore impegno di spesa, rispetto al quale ci permettiamo di avanzare qualche perplessità in ordine alla sua indispensabilità, ci chiediamo poi per quale motivo non si è pensato a coinvolgere anche le associazioni di categoria, e di consumatori, sempre in ossequio al principio della partecipazione attiva dei cittadini alla vita politica, che in questo modo sarebbe stato certamente applicato in maniera più completa.

In conclusione, è opportuno precisare che la presa di posizione di ADUSBEF, lungi dall’esprimere un giudizio di contrarietà rispetto al tema della raccolta differenziata, che certamente rappresenta una grande sfida da combattere assieme a tutela dell’ambiente,  vuole, oltre che rappresentare le istanze dei cittadini, contribuire fattivamente ad una più soddisfacente modalità di realizzazione della raccolta stessa.
Coerentemente con questo, ADUSBEF manifesta la propria disponibilità, attraverso una consultazione che coinvolga tutte le associazioni di consumatori presenti in Città, a contribuire all’elaborazione, per il 2014, di un sistema di raccolta dei rifiuti in grado di risolvere le criticità manifestate dai cittadini, senza perdere di vista l’obiettivo comune della tutela dell’ambiente. A questo riguardo, pertanto, auspica un coinvolgimento e una formale convocazione, nella sua qualità di associazione dei consumatori riconosciuta tanto a livello regionale che nazionale, da parte delle istituzioni cittadine. Questo tavolo tecnico con le associazioni di consumatori, che in questa sede si propone, consentirebbe di portare nelle sedi istituzionali le segnalazioni e gli accorgimenti suggeriti, a più riprese, dai cittadini.
Ci auguriamo che tale disponibilità non rimanga “lettera morta”.

Sabato, 21 Dicembre, 2013 - 00:05