"Mia figlia vorrebbe andare a scuola come gli altri bimbi"
Salve, mi chiamo Giuditta e sono la mamma della piccola R. R. è affetta da pluriallergia alimentare ha 2 anni e vorrebbe poter andare a scuola come tutti i bimbi, a maggior ragione che sia io che mio marito lavoriamo. Dallo scorso Aprile abbiamo iniziato ad informarci circa la possibilità di poterla inserire al Primo Polo di Galatina dove qualche anno fa era stata avviata una classe "Primavera", che accoglie appunto i bimbi nella fascia di età dai 2 ai 3 anni. A causa delle problematiche di R. abbiamo anche cercato di avviare la richiesta per una assistenza alla bimba, almeno durante lo svolgimento del pranzo. R. infatti potrebbe incorrere in uno shock anafilattico se non si facesse attenzione anche alle piccole briciole di cibo a cui lei è allergica in modo grave. Per farla breve la possibilità
che le venga assegnata questa assistenza c'è manca pero' la scuola.
La Direttrice ogni anno fa richiesta al Comune di poter avviare nel proprio complesso scolastico una classe dedicata ai più piccoli. Il Comune fa finta di niente per mesi, poi verso Gennaio Febbraio emana un bando e se tutto va bene le mamme che avevano iscritto i propri figli vengono contattate per sapere se manederebbero i bambini a scuola a Febbraio. Ovviamente chi come me
lavora non può arrivare a Febbraio per decidere dove mandare i propri figli e quindi si rivolge altrove, alla scuola privata. Ecco che a Galatina c'è un proliferare di scuole private paritarie che, a costi non proprio ragionevoli, accolgono questi bambini. Nel nostro caso però le scuole private non vogliono accogliere R. perchè la sua gestione comporterebbe troppi rischi.
Alla fine della fiera la bimba sta a casa e mi chiede ogni mattina quando anche lei potrà andare a scuola come sua sorella. Mi piacerebbe che faceste un articolo su questo argomento, sugli interessi che può avere la classe politica di Galatina a supportare le scuole private a scapito di quelle pubbliche.
Se ne parla poco ma soprattutto mi chiedo dove siano le altre mamme in difficoltà come me. Perchè non fanno sentire la loro voce per fare pressione sull'Assessore alla Pubblica Istruzione ecc. Contattatemi pure per qualunque chiarimento, credo sia opportuno alzare la testa!
Una mamma in difficoltà
Gentile Giuditta, ho girato la sua e-mail a Daniela Vantaggiato che, al di là del suo ruolo di Assessore, è persona molto sensibile. Di seguito riporto la sua risposta. Cari saluti. (d.v.)
Caro Direttore, la disperazione di una madre non trova conforto se non nella chiarezza della verità: le sezioni Primavera per poter operare vengono, su richiesta delle scuole - ed il Primo Polo ogni anno manifesta la propria disponibilità - autorizzate e finanziate dall'Ufficio Scolastico Regionale. Mancando autorizzazione e finanziamento che, come dice la signora Giuditta, arrivano tardivamente, nulla si può fare; inoltre le risorse, almeno lo scorso anno, sono state talmente esigue da non mettere la scuola in condizione di acquisire la disponibilità di personale qualificato.
Nulla possono il Comune e l'Assessorato che ricopro. È grande il rammarico e totale la partecipazione umana dinanzi a diritti enunciati ma di fatto negati!
Cordiali saluti.
Daniela Vantaggiato, Assessore per il Diritto allo studio
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