"Mi manda tuo figlio, dammi 1500 euro" e truffa un'anziana
Una signora ottantenne, rientrando in casa, nei pressi di via Benedetto Croce, dopo aver fatto la spesa, giunta nei pressi della sua abitazione, notava un’autovettura di colore grigio con una sola persona a bordo, che dopo aver percorso il rondò rallentava e salutava gesticolando con la mano, mentre lei continuava a camminare verso casa. Giunta nei pressi della porta del condominio, la signora si sentiva chiamare alle spalle per nome da parte del conducente dell’auto, vista poco prima, che lasciava intendere di conoscerla abbastanza bene, poiché dopo averla salutata e chiamata per nome, riferiva di essere stato poco prima a casa del figlio della signora, di cui conosceva il nome, al quale sosteneva di aver venduto un computer del valore di euro 1.500,00. Aggiungeva inoltre che il ragazzo, non avendo la disponibilità di quella somma lo avrebbe indirizzato da lei.
A conferma di ciò, componeva un numero di utenza telefonica con il suo cellulare, parlava non l’interlocutore chiamandolo proprio con il nome del figlio della signora che oltretutto passava al telefono, senza che la donna si accorgesse, forse anche per la stanchezza, che fosse uno sconosciuto. L’interlocutore le diceva al telefono di dare i soldi che poi glieli avrebbe restituiti.
Caduta nel tranello, l’anziana invitava lo sconosciuto a salire a casa e l’uomo nel frattempo le portava anche le buste della spesa.
Giunta in casa, la donna si rendeva conto di poter dare solo 850,00 euro , che erano l’ammontare della pensione ritirata il giorno prima, somma che lo sconosciuto accettava come anticipo di quanto poi suo figlio avrebbe saldato e gli lasciava uno scatolo . Prima di allontanarsi, lo sconosciuto, alto m 1,65, di circa 40 anni, corporatura robusta, stempiato, con occhiali da vista e vestito con pantaloni a vita bassa e maglietta polo di colore grigio, dimostrava di conosce bene la famiglia della vittima, parlandogli dei figli, del loro lavoro e persino dei loro hobbies.
Poco dopo, la signora scopriva che nel pacco vi era una pedana “balance board “ compatibile per Nintendo Wii e, ovviamente, all’arrivo del figlio di essere stata truffata.
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