“Mezzogiorno in famiglia”, Galatina contro Castelsardo
“Mezzogiorno in famiglia”, il programma di Rai2 che tutti i fine settimana, tra giochi e curiosità, ci porta alla scoperta delle antiche tradizioni dei comuni del nostro Paese, è arrivato alla fase finale di questa stagione. Sabato 20 e domenica 21 aprile, a partire dalle 11:10, si gioca la prima sfida dei quarti di finale; ad affrontarsi saranno la delegazione di Castelsardo (SS) e quella di Galatina.
Con la conduzione di Massimiliano Ossini, Adriana Volpe e Sergio Friscia, la musica del Maestro Mazza con la sua orchestra e l’appuntamento domenicale con l’oroscopo di Paolo Fox, in questo week end, oltre che andare alla scoperta delle meraviglie dei due paesi partecipanti, conosceremo il nome del primo paese semifinalista.
"L’inviata Eleonora Cortini andrà a Galatina, nel Salento, -racconta la Rai- dove conosceremo le ricette pasquali tipiche del territorio e non solo. Le signore di Galatina porteranno in piazza telaio, tombolo, aghi ed uncinetti per farci ammirare da vicino le diverse tecniche di lavoro che qui si tramandano, ancora, di madre in figlia. Si farà tappa nella chiesa madre dei Santi Pietro e Paolo ed infine torneremo indietro nel tempo grazie ad una collezione di macchine fotografiche e proiettori d'epoca". In realtà la trasmissione è stata già registrata martedì scorso.
A Castelsardo, comune in provincia di Sassari, si recherà l’altra inviata Claudia Andreatti. Gli amici sardi ci accoglieranno in piazza con le maschere tipiche del carnevale di Mamoiada: Mamuthones e Issohadores. Ammireremo, ancora, le opere in ferro di Marco Mulas e per festeggiare la Pasqua verrà descritto il menù della tradizione locale. Per finire in dolcezza un cioccolataio farà felici i bambini, e non solo, con le uova e le fontane di cioccolato. Ospiti in studio, al fianco delle due squadre, Debora Caprioglio, madrina del comune di Galatina e Salvatore Marino, padrino del comune di Castelsardo. “Mezzogiorno in famiglia” è un programma di Michele Guardì e di Anna Maria Flora, Ivo Pagliarulo e Vincenzo Arnone. La regia è di Michele Guardì.
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