Mercatino dell'antiquariato al Rione Italia, esperienza finita
"Amici del Rione Italia, salutate il Mercatino!" - E' questa l'apertura di un messaggio che Massimo Bello ha postato ieri su facebook. - "Oggi, infatti -continua il rappresentante del Consiglio di Quartiere- e fino a quando gli espositori non saranno in grado di garantire un afflusso diciamo almeno decente, non si terrà più. La nascità del Mercatino era avvenuta su pressante e assidua sollecitazione degli stessi espositori, che però avevano l'obbligo, almeno morale, di garantire un evento decente.
E' necessario che la gente del Rione sappia che, sin dall'inizio, pur di incentivare lo sviluppo del Mercatino abbiamo pagato di tasca le sue spese. Infatti le tasse comunali che gli espositori dovevano al Comune sono state pagate sempre da noi. Di tasca! Per trainare il Mercatino dell'Antiquariato avevamo inserito anche il mercatino dei ricambi d'epoca, che pero' già dopo la prima Domenica subì il boicottaggio da parte di alcuni personaggi del Rione stesso! Di questo siamo stati avvisati da espositori di paesi limitrofi che per la verità ci hanno anche indicato i nomi.Tranquilli, non li faremo! Speriamo che quanto ci è stato riferito sia falso.
Il mercatino dei ricambi è durato poco e, di conseguenza, quello dell'antiquariato evidentemente non abbastanza autosufficiente o sufficientemente sostenuto dagli stessi espositori, è collassato a poco a poco. Dopo aver dato fiducia ancora oggi a chi ci aveva assicurato una presenza più massiccia di espositori e dopo averne trovati solo tre, abbiamo deciso che basta così, anche alla luce del fatto che un mercatino così anzichè portare vantaggi al Rione, lo penalizza sia come viabilità ma anche e soprattutto, lo abbiamo scoperto in settimana, comportando disagi ad alcune attività commerciali. E siccome le nostre intenzioni sono di portare vantaggi o comunque valori aggiunti al Rione e alla sua gente e mai svantaggi a nessuno, non ci interessa a queste condizioni! E lo salutiamo".
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