Meningite a Galatina, ricoverata una donna
Un altro caso di meningite. L'anno si conclude con una notizia non buona e che di certo tiene alta la tensione su un argomento che nell'ultimo periodo sta facendo parlare molto. E' stata ricoverata martedì una donna di Galatina presso il "Santa Caterina Novella" per infezione da meningococco. La giovane, di circa 30 anni, è arrivata al Pronto Soccorso dell'ospedale intorno alle 13 con i classici sintomi da meningite, febbre alta, nausea e rigidità nucale. Immediatamente i medici, appurato anche solo il sospetto di meningite, hanno attivato il protocollo per garantire il massimo delle cure e della sicurezza. La situazione della signora è grave, ma al momento non sembra esserci per lei pericolo di vita.
"La situazione è sotto controllo - afferma Paolo Tundo, primario del Reparto di Malattie Infettive dove è ricoverata - Capisco che queste notizie creino paura, ma è importante che l'opinione pubblica sappia che combattiamo costantemente con casi come questi, non solo con quelli di cui danno notizia i giornali. Il protocollo è stato seguito alla lettera e la nostra struttura farà tutto il necessario per garantire cure e sicurezza". La notifica di meningite meningococcica, per un presidio ospedaliero, è obbligatoria, quindi si deve subito segnalare al Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. Questa segnalazione, attiva poi un'inchiesta che ha lo scopo di porre in atto, se è il caso, interventi di sanità pubblica per il controllo del contagio. Il criterio standard, pur con le dovute variazioni da caso a caso, afferma che in caso di meningococco sono tenuti sotto osservazione i conviventi del paziente stesso. Per il caso della donna ricoverata, la profilassi è riservata in particolare al marito.
Paolo Tundo ha approfittato della questione per sottolineare come parlare di accorpamento o di indebolimento degli ospedali sia molto rischioso perché solo ambienti adatti e professionisti competenti possono avere tutti i mezzi necessari all'intervento in casi simili.
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