'Mediterroneo', il moderno decamerone di Marcello Costantini

Domenica 7 giugno alle ore 19 la presentazione

Domenica 07 Giugno 2015, alle ore 19,00, presso i locali dell’Istituto Immacolata ASP, Via Scalfo, 5, Galatinan, si terrà la presentazione del romanzo “Mediterroneo” di Marcello Costantini. Interverranno lo scrittore e storico Maurizio Nocera ed il Presidente del Club UNESCO di Galatina Salvatore Coluccia.
Il libro , come una sorta di decamerone moderno, irrompe nella vita del lettore come un terremoto spirituale.  Il protagonista  è un medico , la cui vita già difficile  viene ulteriormente complicata da una serie di fatti, naturali e innaturali. Per esempio, un caro amico è sparito dalla circolazione senza lasciare tracce, se non un manoscritto di una ventina di fogli…  . La notizia di un terremoto, quello dell’Irpinia, coglie poi il medico  protagonista  in un locale, mentre per caso  ascolta attonito la trama di un racconto , il “Fantasma d’amore” di Mino Milani , che parla dello strano ricomparire di una donna morta da anni.  Nei giorni successivi  il medico viene trascinato in una improbabile spedizione di medici nell’inferno dell’Irpinia terremotata. Qui, di notte, va in scena una sorta  di rappresentazione figurata dell’ esistenza, messa in atto da soccorritori di varie provenienze. Nelle pause, il nostro  protagonista legge l’ unica vestigia dell’amico sparito, il manoscritto,  che è denso di rivelazioni. In più , un incontro gotico in un cimitero irpino  dà una svolta alla storia, lasciando intravedere agghiaccianti punti in comune tra il Fantasma d’amore  e la sparizione del’amico….

Il romanzo – in una scrittura connotata da immediatezza ed espressività – propone l’enigma come dimensione esistenziale: la casualità di incontri ed eventi sarebbe solo apparente, rispondendo a un tessuto in cui il confine tra esistente e inesistente risulta labile lasciando spazio all’anima e alle sue “visioni”.  Vi è come un concatenarsi sottile e sfuggente di frammenti, di sensazioni e interpretazioni che si sottraggono alla conoscenza (almeno a quella che sottende funzioni logiche) ma che suscita intuizioni. E’ come se l’uomo si imbattesse in “messaggi” ai quali il fatto eccezionale (l’apocalisse, il sovvertimento delle cose) offre l’opportunità di scuotere la coscienza, di aprire interrogativi e di accettare il mistero del vivere. Un mistero che ci vede tutti collegati, al di là dello spazio/tempo a cui si legano la materia e i modi concreti in cui si esprime, in una sorta di continua ri-proposizione e ri-generazione.

Si tratta di una scrittura avvincente , nella quale l’assemblaggio di episodi su uno sfondo di incertezza  apre in “leggerezza”   e libertà ad una vasta gamma di riflessioni, tanto da stupire il lettore e renderlo realmente protagonista.


 

Sabato, 6 Giugno, 2015 - 00:07