Maniglio:"Si alla TAP ma non a San Foca"
Il vice presidente del Consiglio regionale Antonio Maniglio, ha inviato una lettera ad Onofrio Introna, presidente del Consiglio regionale, in merito alla vicenda riguardante la realizzazione del terminal del gasdotto TAP. Di seguito il testo della lettera, in allegato l’ordine del giorno di cui Antonio Maniglio è primo firmatario.
"Caro presidente, discutiamo e votiamo l’ordine del giorno sul gasdotto Tap presentato il 5 maggio u.s. Facciamolo martedì 22 luglio in occasione della seduta del consiglio regionale, visto che l’argomento TAP è già iscritto all’ordine del giorno dei lavori consiliari. Converrai con me che le discussioni di queste settimane, e i due mesi trascorsi dal deposito dell’odg, obbligano tutti noi a portare l’argomento all’attenzione di tutti i consiglieri regionali.
La parte dispositiva della proposta è chiara: il Consiglio regionale della Puglia impegna il governo regionale “ad aprire un confronto politico con il governo nazionale perché alla luce delle valutazioni tecniche che stanno emergendo e della irragionevole e dannosa determinazione di TAP di prevedere l’approdo del gasdotto a San Foca, si individuino siti alternativi che magari abbiano già una vocazione e una infrastrutturazione produttiva ed energetica.”
Nel merito quindi sono d’accordo con te.
Non ci può essere una opposizione pregiudiziale al gasdotto, ma l’individuazione dell’approdo –trattandosi di un impianto energetico e di tipo industriale- deve tenere conto delle specificità di ogni territorio. E le caratteristiche di San Foca depongono tutte per dire “no” alla scelta fatta da TAP. Proprio come ha fatto il governo della Puglia.
Altra cosa è l’allarmismo pregiudiziale. Le rete regionale, in Italia, è pari a oltre 22mila km di gasdotti. Anche in Puglia ci sono gasdotti che si snodano per centinaia di chilometri e, attraversando città e campagne, portano il gas nelle nostre case, negli ospedali, nelle scuole, nelle industrie. Lo stesso piano energetico e ambientale della Puglia (PEAR), d’altronde, approvato dalla giunta Vendola nel giugno 2007, afferma che per “le ipotesi di gasdotto tra le sponde del bacino adriatico non esistono, ad oggi, condizioni che risultino ostative dello sviluppo delle attuali iniziative”.
Spero, quindi, che i dirigenti di SEL che ti hanno “scomunicato” si sentano ancora rappresentati da quel piano proposto dal bravo collega Losappio e approvato dalla giunta di centrosinistra.
Questo, caro presidente, mi pare l’approccio più responsabile e più utile per la Puglia e per l’Italia: affrontiamo la questione TAP in consiglio regionale, ribadiamo la nostra contrarietà alla localizzazione di San Foca (sostenendo in tal modo le buone ragioni della comunità di Melendugno e dell’amministrazione comunale), diamo un input al governo regionale per tenere ferme le posizioni sin qui assunte e per trovare altre e più adeguate soluzioni".
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