Mamma ai tempi del coronavirus
La sveglia suona allo stesso orario, ma ci alziamo con calma. Anche oggi la scuola dell’infanzia sarà chiusa e così pure l’asilo nido. I miei bimbi resteranno a casa con me a giocare, guardare la tv, litigare, a riempire il tempo tra colazione, pranzo e cena. Non faccio nemmeno in tempo a prepararmi in bagno, che sento cadere fragorosamente per terra, per mano di una manina impaziente, la cassetta con molte centinaia di mattoncini Lego, di cui moltissimi di appena qualche millimetro. E’ il passatempo d’eccellenza con il bimbo grande, che non vuole neppure togliere il pigiama per mettersi al lavoro su quelle costruzioni ritrovate in soffitta. Iniziamo proprio bene.
Il tempo scorre lento, anche il bimbo piccolo vuole attenzioni: giochiamo con la plastilina? Bella, colorata e appiccicosa, finisce sempre sotto le suole delle pantofole, che poi mi tocca pazientemente ripulire.
Dopo pranzo, colta da improvviso impeto creativo, decido di fare una semplicissima torta paradiso insieme ai bimbi. Per un incidente con lo sbattitore riduco la cucina a un campo di battaglia. Ripulisco tutto con pazienza. Per fortuna la torta è venuta benissimo, ci spalmo la crema di nocciole e mi godo il momento. Canticchio nella testa una canzoncina sentita all’Albero Azzurro: Con la pazienza maturano le mele, finisce il temporale, si gonfiano le vele.
Forse sembrerà che io sia una mamma paziente e invece spesso non lo sono. L’invito è però quello di sforzarsi di essere pazienti, di trasmettere la pazienza anche ai nostri figli.
In questo momento c’è poco altro da suggerire.
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