"Mai, neanche per un attimo, ha tirato i remi in barca"

Il commovente ricordo di Gabriella Bianco, nell'omelia di don Biagio Mandorino

Nella Chiesa di San Biagio gremita, si sono svolti lunedì pomeriggio, i funerali di Gabriella Bianco, docente di scienze motorie nel Professionale di Galatina e fondatrice di GalaGym, l'Associazione, affiliata al Centro Sportivo Italiano, in cui insegnava ginnastica artistica.
Le sue allieve in tuta bianca schierate su due ali per renderle onore l'hanno salutata in silenzio. I suoi studenti guardavano impietriti e con le lacrime agli occhi il feretro che "imprigionava" la loro professoressa mentre varcava il portone della chiesa che fu dei "Bianchini".
Tutti i presenti (parenti, amici, colleghi ed ex-colleghi insegnanti, dirigenti scolastici, tanti genitori delle sue ragazze) avrebbero voluto abbracciare Luana e Nilo, i figli di Gabriella, e Luigi il suo compagno con le sorelle Mariarosaria, Maristella e Paola con i loro mariti Bruno Martemucci, Alberto Astore e Antonio De Paolis.
"Tutti preferiremmo tenere lontano il pensiero della morte -ha detto don Biagio Mandorino, durante l'omelia nel corso del rito funebre celebrato con don Pietro Mele- eppure accompagnamo una persona cara qui davanti all'altare per porgerle l'estremo saluto. Serve a tutti noi per ripensare la vita, valorizzarla maggiormanete e, in qualche maniera, fare il punto della situazione.
Ho avuto l'onere e anche l'onore di accompagnare Gabriella nel suo ultimo tratto di strada. Come tra tutti ero il suo complice alleato di giochi e di scorribande infantili così lei stessa ha voluto che fossi io ad accompagnarla e ad essere complice in questo tratto di strada che congiunge la terra al cielo.
Lei era completamente cosciente di tutto ciò che sarebbe potuto accadere e nella sua scaltrezza, aveva già preventivato questo momento. Già qualche giorno fa aveva avvertito la presenza soprannaturale di chi le era accanto in questo momento importante.
Mamma e papà non ci abbandonano mai e mai mancherebbero ai momenti più importanti della vita. Venerdì aveva poi avvertito chiaramente che Qualcuno era venuto a prenderla e ogni volta che sentiva il campanello di casa le si aprivano gli occhi e si sollevava, quasi a prepararsi a quell'appuntamento.
Si è preparata il cuore, trascurando l'esterno, ha preparato il suo cuore e, ad un certo punto, ha iniziato a vedere la luce. Mi guardava e poi mi ha chiesto di spostarmi un attimo da una luce invisibile allo sguardo verso cui lei fissava gli occhi. Aveva preparato ogni cosa già da molto tempo.
La sua tenacia e la sua determinazione, tipiche del suo carattere, le hanno permesso di portare avanti una sofferenza immane della quale non faceva intravvedere nulla.
Credo che le parole di San Paolo, nella sua seconda lettera a Timoteo, si sposano bene con la circostanza che stiamo vivendo: 'Quanto a me, la mia vita sta per essere sparsa, scrive San Paolo, ed è giunto il momento di sciogliere le vele'.
Mai, neanche per un attimo, Gabriella ha tirato i remi in barca, così commentavamo, qualche ora fa, con la sua dottoressa. Soprattutto quando ha dovuto prendere in cura, oltre che le sue allieve, anche se stessa. Non poter dare un esempio negativo ai suoi Luana e Nilo e alle sue allieve alle quali teneva fortemente. La sua scelta di indossare fisicamente per questo giorno importante la sua amata divisa racconta i progetti del suo cuore.
Con le parole di San Paolo lei, oggi, a ciascuno di noi dice: 'Ho coombattuto la buona battaglia, ho terminato la mia corsa, ho completato la mia ginnastica ritmica, ho conservato la mia fede'.
Sempre battagliera e, qualche volta, piantagrane potremmo dire, fin da piccola ma con un cuore grande nella generosità.
Anche noi diciamo al Signore, in ogni messa: 'non guardare ai nostri peccati ma alla fede della tua chiesa'.
Il suo essere battagliera la portava a fare errori, come ne commettiamo tutti quanti, ma le permetteva di andare avanti, anche e soprattutto nelle cose buone, vincere negli obbiettivi buoni. Ha terminato la sua corsa.
Chi pratica lo sport sa quanto è duro correre. Vincere le umane resistenze, la pesantezza del corpo, le difficoltà delle strade della vita non sempre asfaltate come quelle dei corridori, ma strade spesso sterrate, piene di buche e irte di difficoltà, dove pietre e ciottoli mettono a dura prova la stabilità del corpo, raddoppiano la fatica e, qualche volta, ti fanno cadere e anche farti male seriamente. Ma lei ha corso. Non ha mai detto preferisco le strade comode e facili della vita.
Anzi spesso, per il suo carattere, sceglieva le situazioni più difficili con le quali si confrontava e si misurava. Ma ha conservato la fede, cioè la fiducia in Colui che le dava la forza.
Spesso, guardando la sua vita e, magari piangendo per i suoi errori, non si sentiva degna di Nostro Signore che, come diceva, 'non so più pregare', pensando che la preghiera fossero le formule imparate a memoria verso le quali non aveva simpatia.
Co Cristo le piaceva piuttosto litigare e avere un rapporto a tu per tu. Ecco la fede che ha caratterizzato i suoi giorni soprattutto nella malattia e che l'ha condotta ad aprire le braccia proprio nella vigilia della sua passione.
Per questo noi speriamo in quella corona di gloria. Dice la Sacra Scrittura che la gloria di Dio è l'uomo vivente. Siamo ceti che la vita eterna iniziata col suo Battesimo continuerà ora nell'eternità beata. Il Signore stesso sarà la sua corona di gloria. E noi vogliamo consegnare nelle Sue mani di clemenza e di perdono la sua anima. Il Suo nome che è Misericordia farà percepire a Gabriella tutta la Sua tenerezza.
Noi impariamo da questo momento solenne a vivere ogni istante della nostra vita con un amore più forte verso il Signore. Anche noi impariamo che ogni giorno dobbiamo versare la nostra vita per amore di Dio e dei fratelli.
Impariamo a combattere il male e a correre verso mete importanti e obbiettivi nobili.
Chiediamo che dal cielo Gabriella continui a insegnarci un po' di arte ginnica perché ogni nostra azione sia nobile e bella che renda ogni istante di vita un inno di gloria a Dio".

Mercoledì, 2 Agosto, 2017 - 00:07

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