L'Ospedale di Galatina verso la definitiva chiusura?
Il comitato difesa del P.O. di Galatina ritiene necessario intervenire in un contesto nel quale l’assessore alla salute regionale progetta una ulteriore riorganizzazione della sanità salentina che coinvolge sia la rete ospedaliera che quella distrettuale. Il comitato evidenzia come la precaria situazione del P.O. “S.C. Novella” appaia preoccupante, nonostante l’ospedale rappresenti un punto di riferimento dell’utenza non solo del distretto di Galatina ma dell’intera Provincia.
La preoccupazione diventa maggiore alla visione delle bozze di riordino della rete ospedaliera e distrettuale diffuse in un incontro tenutosi in data odierna presso la Direzione Generale della ASL di Lecce tra le istituzioni, Regione-Direzione ASL-Sindaci-Organizzazioni Sindacali. Infatti da tali proposte nel P.O. di Galatina scompaiono in un solo colpo: 1) Il reparto di Ortopedia e traumatologia, 2) La sezione di UTIC 3) Il reparto di chirurgia Generale viene ridotto a 10 posti letto.
Ad avviso del comitato con questa proposta regionale si sta assestando un ulteriore colpo alle già fragili e precarie condizioni del P.O. di Galatina e si sta predisponendo a breve-medio termine la definitiva chiusura. Si chiede alle istituzioni come si può pretendere di mantenere in piedi un’ospedale che non è in grado di affrontare le urgenze chirurgiche-ortopediche pur avendo un pronto soccorso attivo h.24 con un flusso di pazienti che effettuano accessi diretti e disponendo di una efficiente sezione di anestesia?
Con quale sicurezza, per il paziente, verrebbero gestite le urgenze ortopediche e chirurghiche? Gia oggi Il reparto di chirurgia generale, del P.O. di Galatina non è in grado di affrontare gli interventi di urgenza, infatti se un paziente ricoverato in medicina o in altri reparti necessita di intervento urgente per sopravvenuta complicanza corre il rischio di essere trasportato presso altro Presidio.
Tale anomalia è motivata da carenza di chirurghi, e soprattutto dalla mancanza di un direttore di reparto, in pianta stabile e pertanto non sempre si è in grado di costituire una equipe chirurgica in tempo reale.
A questo si aggiungerebbe, quindi anche la impossibilità di affrontare le urgenze ortopediche con la proposta regionale di sopprimere il reparto di Ortopedia e Traumatologia decisione inaccettabile per la nostra comunità.
Inspiegabile diventa poi la soppressione della sezione di UTIC all’interno del reparto di Cardiologia, una contraddizione regionale eclatante se si pensa che nelle altre cardiologie del salento si mantengono le sezioni di UTIC, tranne nell’ospedale di Galatina (guarda caso).
Ci si chiede ma quale dati verifica la Regione per tali scelte? Basta aprire le pagine dei giornali locali e nazioni par comprendere il reale valore e le qualità di prestazioni espresse dalla cardiologia di Galatina.
Dopo un piano di rientro imposto dal governo nazionale, durato anni, che è costato lacrime e sacrifici all’utenza e agli operatori della sanità, ci si aspettava un momento di rilancio della sanità nel salento, sia per la rete ospedaliera che quella distrettuale.
Invece ci ritroviamo con proposte che prevedono ospedali sempre più depotenziati ed una sanità territoriale con forme di Assistenza Domiciliare Integrata che stenta a decollare nel nostro salento.
Alle istituzioni chiediamo piccoli e semplici interventi come ad esempio l’acquisto, per il P.O. di Galatina, di un mammografo e un apparecchio che effettui gli esami RX a Letto per evitare che i pazienti allettati vengono trasportati dai singoli reparti per effettuare anche un semplice RX torace, soprattutto per quei pazienti con problemi respiratori.
Si tratta di piccoli interventi che consentano ai pazienti di essere gestiti nel percorso ospedaliero in sicurezza.
Il Comitato intende in questa fase richiamare l’attenzione delle istituzioni che hanno potere decisionale e che soprattutto si attivino per mantenere in funzione nel P.O. di galatina, in piena autonomia, i reparti di Ortopedia e Chirurgia Generale e salvino dalla soppressione la sezione di UTIC indispensabile per affrontare patologie cardiache importanti.
Tali richieste non sono dettate la logiche di campanile ma da esigenze di tutela della salute dei nostri concittadini .
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