“L’Indisciplina”, terza stagione teatrale del Circolo Arci Levera di Noha-Galatina

Domenica 17 Novembre al via la rassegna teatrale “L’Indisciplina”, terza stagione teatrale del Circolo Arci Levera di Noha-Galatina, che quest’anno si connota per un filo conduttore brillantemente tessuto grazie alla sinergica collaborazione tra la maestria della Compagnia Alibi Artisti Liberi Indipendenti, a fianco a Levera sin dal primo anno, e l’eccellenza del grande Fabrizio Pugliese, che hanno curato il calendario degli otto appuntamenti domenicali che ci accompagneranno sino a maggio 2020. La rassegna scandaglia i diversi aspetti e modi di reazione con le molteplici forme di potere che si esplicitano nella realtà che ci circonda. Quanti e quali i poteri intorno a noi. Il potere costituito, il potere criminale, il potere economico, il potere religioso, il potere psicologico, il potere di un gruppo, il potere militare. Come ci relazioniamo ad essi: sudditanza, riverenza, disobbedienza, contrapposizione, ribellione, soggezione. L’indisciplina è la logica di chi non si rassegna a conformarsi a regole imposte, è la costante tensione di chi vuole cambiare uno stato di cose che impone l’omologazione dei modelli di vita, delle persone e delle loro abitudini e costumi. L’indisciplina rappresenta lo spirito critico di chi non rinuncia ad analizzare la realtà che lo circonda, decodificandola ed affrontandola con strumenti che rispettino le singole, molteplici e differenti individualità e sensibilità. L’indisciplina come tutela massima dell’umanità di ciascuno di noi.  Un percorso teatrale di altissimo livello che intreccerà le storie raccontate da Ariosto, Boccaccio, Pirandello, con quelle su Danilo Dolci, sulle diverse realtà di un Sud Italia che non funziona affogato dalla burocrazia e da una cultura mafiosa difficilmente debellabili e quelle sulla mostruosità dei forti sui deboli.       La rassegna “L’Indisciplina”, si apre domenica 17 novembre con il primo spettacolo messo in scena da Alibi Artisti Liberi Indipendenti: ISA. Scritto e diretto da Walter Prete, lo spettacolo è il primo di una serie teatrale che ALIBI ha deciso di dedicare a una rilettura in chiave contemporanea delle novelle del Decameron di Giovanni Boccaccio. In un paese immaginario della provincia italiana, oggi, la giovane Isabella Messina si candida alla carica di sindaco tra le file dell’ISA – Italiani Sovranisti Autarchici, partito di estrema destra e di ispirazione neofascista. Questa è l’ambientazione in cui ALIBI converte la novella Boccaccesca di Isabetta da Messina. Solo che, se nell’originale l’amore tra Isabetta e Lorenzo è osteggiato dai fratelli di lei per la differenza di rango, tanto da portare all’uccisione di lui, nella riscrittura di ALIBI Lorenzo diventa Lory, una giornalista arrivata in paese per condurre un reportage sulla giovane candidata di estrema destra. Entrambe le storie riflettono sulla natura indomita dell’amore e sull’impossibilità di piegarlo a regole dettate dall’esterno: quelle del lignaggio sociale allora come quelle dell’etica politica o di genere oggi. Uno spettacolo che stende un ponte tra letteratura e teatro, tra l’Italia del Trecento e quella di oggi, come a dire che le cose con cui l’umano fa i conti, in fondo, sono sempre quelle, poche e veramente importanti.

Sabato, 16 Novembre, 2019 - 00:06