L'Imu si poteva abbassare. E' mancata la volontà politica

Riparliamo  di IMU la tassa, come lo è stata per la sua antenata  ICI,  tra le più odiate dagli italiani, almeno quella sulla prima casa. Quando fu portata in Consiglio Comunale per approvarne il tariffario, le  dichiarazioni della maggioranza furono  che le aliquote non potessero essere assolutamente ritoccate in basso, pena il default della finanza comunale. Il sindaco Montagna aggiunse che il dirigente del dipartimento dei Servizi Finanziari, dott. Lucio Cafaro, gli aveva riferito  che ritoccare di un solo punto percentuale l’IMU avrebbe significato togliere alle casse comunali, già penalizzate dalla decurtazione dei trasferimenti statali, circa 650.000 euro.
Il dirigente, sicuramente perché non chiamato a confermare o smentire, tacque. Non poteva essere diversamente perché lo stesso  dirigente nella relazione previsionale e programmatica per il periodo 2012-2014 riporta ben altri dati nella voce entrate da IMU. Analizziamoli insieme e capiremo meglio quale tipo di politica fiscale si sta intendendo  portare avanti a Palazzo Orsini.
Entrate previsionale annuale da IMU per la prima casa:  tariffa 0,4% -Gettito previsto 805.810 euro . Avete letto bene, le previsioni per  l’IMU sulla prima casa porteranno  alle casse comunali solo 805.810 euro. Basta una semplice divisione dell’importo per 4 ed otterremo 201.470 euro. L’abbassamento di un punto percentuale sulla tariffa per la prima casa avrebbe quindi comportato una minor entrata di circa 200.000 euro.
Per 200.000 euro in più si è detto di no all’andare incontro alle esigenze di tante famiglie che hanno lavorato una vita facendo enormi sacrifici, è stato detto di no a chi ha trascorso  una vita all’estero da emigrante, ed è stato detto no a coloro che  hanno pagato o stanno  ancora pagando  un mutuo, perché hanno voluto  coronare il sogno di una vita: una casa propria.
Principalmente è stato detto di no a quelle  persone anziane che vivono con una vergognosa pensione  ed in modo particolare a quegli anziani non autosufficienti che hanno dovuto ricorrere alle assai onerose case di accoglienza per anziani. Oltre al danno la beffa: retta da 1.000 e rotti euro per il ricovero e IMU allo 0,4% su una casa disabitata per causa di forza maggiore.
Va bene organizzare vacanze per anziani, va bene organizzare attività ricreative, va bene tutto ma trattasi pur sempre di attenzioni rivolte ad utenze ristrette mentre  nello specifico degli anziani con residenza presso case di accoglienza, rinunciare del tutto alla parte di tassa  di competenza comunale sarebbe stato un atto di chiaro indirizzo e di scelta politica. Peccato, un’occasione persa! Speriamo meglio nel futuro.
Ancora più irrisorio, poi, sarebbe stato l’abbattimento di un punto percentuale (ma anche oltre) per ciò che riguarda  l’IMU sugli immobili di categoria C1-C3-D2 ossia locali di proprietà dell’imprenditore adibiti all’attività. Tariffa IMU adottata :10%. Gettito previsto: 920.837euro.
L’  abbattimento di un punto percentuale avrebbe comportato per il Comune un minor introito di circa 93.000 euro.  Una  vera catastrofe per le casse comunali e per l’Amministrazione. Questo esecutivo e principalmente il delegato alle attività produttive sembra proprio convinto che per sollevare le sorti dei commercianti e degli artigiani galatinesi basti organizzare 6-7 feste l’anno.  Un po’ come dire mangiate per  sei giorni e digiunate gli altri 358. Bisogna innanzitutto notare che ogni festa o manifestazione che dir si voglia comporta oneri per le casse comunali. Ho già avuto modo di fare  in passato un analitico elenco di quanto siano costate le manifestazioni svoltesi nei mesi Maggio-Settembre.   Ci sarebbe ora da aggiungere, per completare quell’ elenco,  la Barocco Wine Music per la quale l’Amministrazione Comunale si è impegnata con la delibera n. 155 del 4 ottobre per ben 20.000 euro da reperire presso sponsor privati. Auguriamoci che riesca a trovarli.
Anche in questo  caso, però, ben vengano, se possibile, le manifestazioni incentivanti ma si dimostri eguale risolutezza  e tempismo anche quando si tratta di adottare scelte di chiaro indirizzo politico che incidono in egual misura su tutti.  Sembra,  invece, che questa amministrazione, principalmente nel settore delle attività produttive,  sia troppo intenta ed attenta a patrocinare, finanziare e presenziare manifestazioni  tanto da non essere riuscita nemmeno a trovare il tempo per analizzare il progetto del megaparco e, quindi, essere in grado nei tempi dovuti  di dare una risposta, positiva o negativa,  sulla sua fattibilità.   Questa si che sarebbe stata una scelta  di chiaro indirizzo politico, avrebbe potuto far capire a tutti  verso quale direzione  si intende, a Palazzo Orsini, far navigare la barca dell’economia locale.  Si è preferita la politica dello struzzo.
Chiariamo infine l’escamotage che ha permesso di  poter affermare in maniera deviante  che un punto percentuale in meno di IMU avrebbe significato  650.000 euro in meno di entrate ed  analizziamo l’ IMU su altre case o seconde case: tariffa lo 10,6%- gettito previsto: 4.204.039 euro  anche qui basta dividere per 10,6 il gettito previsto e si ricava la valenza di un punto percentuale ossia circa 400.000 euro.
Ora se sommiamo  l’equivalente di un punto percentuale di IMU sulla prima casa con quello degli immobili di categoria C1-C3-D2 e quello su altri tipi di case otteniamo circa 690.000 euro. Insomma si è fatto di tutte le erbe un fascio.  Abbassare L’IMU sulle prime case e sugli immobili dedicati alle attività produttive avrebbe necessariamente comportato, per i nostri amministratori,  il doverla  abbassare  anche sulle seconde, terze e quarte case e magari su dimore adibite esclusivamente a casa vacanza. Nessuno ha osato chiedere tanto neppure l’opposizione  lo aveva  fatto, ed allora?         

Sabato, 8 Dicembre, 2012 - 01:40