"Liberalismo patriottico, brigantaggio e sue ripercussioni nel Salento", un convegno a Novoli

Si terrà, mercoledì 2 aprile - ore 19:00, presso il Teatro Comunale di Novoli, la conferenza sul tema: "Liberalismo patriottico, brigantaggio e sue ripercussioni nel Salento". La serata è organizzata dal web giornale Paise Miu - Notizie dal Salento, in collaborazione con L'Accademia della Nike e con il patrocinio di: Comune di Novoli, Unione dei Comuni del Nord Salento, Fondazione Fòcara, Fondazione Città del Libro.
La Conferenza si aprirà con i saluti di Oscar Marzo Vetrugno - Sindaco di Novoli e Presidente della Fondazione Fòcara, di Mino Miccoli – Presidente p.t. Unione dei Comuni del Nord Salento, del Fabio Sirsi - Presidente Fondazione Città del Libro.
Nel corso dell'incontro interverranno Vincenzo Abati - Storico e critico d'Arte e Aldo D'Antico - Direttore dell'Archivio Storico di Parabita. Moderatrice della serata sarà Marcella Negro - redattrice Paisemiu.com.
La “Questione Meridionale” resta ancora, nel dibattuto politico, sociale, economico e culturale del paese, uno dei nodi centrali dello sviluppo. Modelli ormai superati e desueti vedono il Mezzogiorno
ancora come “una palla al piede”, non volendo ammettere invece che un suo ordinato e funzionale progresso rappresenta per l’Italia, e non solo, un grande volano di avanzamento. Ma perché resiste
ancora un pregiudizio secondo cui i meridionali sono sottosviluppati e bisognosi d’aiuto, a tal punto che si crede si impieghino risorse di altri per gli investimenti nel Sud? Il problema viene da lontano,
dall’Unità d’Italia realizzata attraverso modi e termini non solo per nulla democratici, ma soprattutto secondo logiche avventuristiche e colonialistiche. Non si tratta di essere contro l’Unità, anzi. Un
disegno che da secoli ha interessato la cultura, la politica, l’economia. Si tratta di rileggere, in maniera critica e storiograficamente corretta, un evento nel suo quadro generale e gli accadimenti in
particolare secondo una logica scientificamente dimostrabile.
Allora, il liberalismo patriottico, il brigantaggio meridionale dopo l’Unità, uno sviluppo di “una economia fino all’osso” a spese del Mezzogiorno, l’annullamento di usi civici e regolamenti secolari,
l’introduzione di una fiscalità rapinatrice, possono essere guardati con un’ottica non solo diversa ma capace di spiegarci fenomeni che ancora oggi penalizzano il Mezzogiorno d’Italia. E relativamente al problema dei “briganti” è stato offerto un quadro veritiero del problema che ha interessato centinaia di paesi, milioni di persone, fatti cruenti e inverosimili? E le brigantesse, queste straordinarie donne protagoniste di avvenimenti eccezionali, sono soltanto le “drude” servili degli uomini? Domande alle quali risposte adeguate permettono di rileggere le nostra storia in maniera più oggettiva. E il Salento?
Quali ricadute hanno avuto sul tessuto sociale ed economico del “tacco d’Italia”? Quali erano le antiche condizioni della Provincia di Terra d’Otranto, quali fattori hanno influito nel suo progressivo
posizionamento marginale nell’Europa? Per quali ragioni una terra che si preparava ad essere il centro dello sviluppo mediterraneo è diventato uno strumento di crescita per il Nord che ancora
continua ad affermare la sua posizione secondaria? Di tutto questo si può e si deve discutere, soprattutto per offrire alle nostre generazioni una opportunità di conoscenza che ci svincoli dalle
soggezioni culturali. Ancora una volta, la “Questione” non è un fatto del Mezzogiorno, ma di tutta l’Italia e dell’Europa.

Lunedì, 31 Marzo, 2014 - 00:02