A Lecce esperti di archeobotanica da tutto il mondo
La storia delle piante coltivate, la domesticazione, la relazione tra uomo e ambiente lungo le tappe della nostra evoluzione culturale dalla preistoria all’età moderna, le trasformazioni ambientali avvenute in seguito ai cambiamenti climatici: studiosi da tutto il mondo, con oltre 200 contributi, si confronteranno su tematiche trasversali che riguardano la storia dell’interazione tra uomini e mondo vegetale in occasione del 18mo congresso internazionale “International Workgroup for Palaeoethnobotany”, in programma all’Università del Salento dal 3 all’8 giugno 2019 nell’edificio 6 del complesso Studium2000 (via di Valesio, Lecce). Dopo l’ultima edizione a Parigi (Museo di Storia Naturale), questo importante incontro triennale tra ricercatori di estrazione biologico-naturalistica e archeologica esperti di Archeobotanica - istituito nel 1968 a Praga - giunge a UniSalento, dove è attivo da vent’anni nel campo il Laboratorio di Archeobotanica e Paleoecologia del Dipartimento di Beni Culturali; organizzazione a cura dei professori Girolamo Fiorentino e Milena Primavera e della dottoressa Valentina Caracuta. Il convegno è articolato in quattro sessioni tematiche principali: “Origins and diffusion of cultivated plants”; “Agricultural practices and palaeoeconomy”; “Integrated and interdisciplinary approaches”; “Plants and Society”; tre i workshop tematici: “ERC projects and Archaeobotany”; “National and International archaeobotanical networks: not only databases”; “Archaeobotany and Public”; cinque i laboratori pratici sull’analisi di particolari categorie di resti o metodologie innovative applicate: “Naked wheat”; “New glume wheat”; “Millets”; “Legumes”; “Image analysis”.
Programma dettagliato su http://conference.unisalento.it/ocs/index.php/iwgp2019/iwgp2019
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