“Le vie di Antonio. Il buon cammino lento”

Il paesologo Franco Arminio racconta Novoli in attesa della Focara

Sarà il paesologo Franco Arminio a indicare “Le vie di Antonio. Il buon cammino lento”, uno sguardo nuovo sul paesaggio di Novoli nei giorni della festa in onore del Santo. Il poeta, scrittore e regista italiano, incontrerà il pubblico giovedì 7 gennaio, ore 20.00, nel teatro comunale di Piazza Regina Margherita. Organizzato dall’Associazione Festina Lente, presieduta da Anna Maria De Luca, e inserito nel cartellone degli eventi collaterali della Fòcara 2016, l’incontro con Arminio punta  a mettere in giusta luce il valore dei luoghi, ma anche essere stimolo, occasione di confronto, che sappia rivelare ancora di più le potenzialità di una comunità, quella di Novoli, attraverso squarci di vite in disuso, paesaggi essenziali, viscerali percezioni di una terra densa di profumi, di sapori e di saperi.
La preghiera del viandante accanto a piccoli esercizi di paesologia  si prospettano come occasione per scandagliare le specificità locali, passate e attuali, oltre ad offrire alla comunità nuovi spunti di riflessione sulla propria identità, e quindi, come contributo alla definizione di politiche di sviluppo sostenibile.
Nel suo ultimo libro “Terracarne” edito da Mondadori, Franco Arminio, presenta un nuovo capitolo della “paesologia”: un modo di attraversare i paesi e raccontarli, stilando un referto a metà tra la poesia e l’etnologia. Sarà un viaggio “nel cratere” della Focara quello che Arminio presenterà a Novoli  a scoprire lungo “le vie di Antonio” la bellezza autentica del luogo che ospita l’evento più suggestivo dell’inverno nel Salento.
All’incontro parteciperanno il presidente della  Fondazione Focara e sindaco di Novoli Gianmaria Greco,  il presidente del Consorzio dei Comune Valle della Cupa, Cosimo Valzano,  il dirigente dell'Istituto Comprensivo, Gilberto Spagnolo e il vicepresidente dell’associazione Festina Lente Tonio Pino.
Il giorno precedente, il 6 gennaio, alle ore 20.30, sempre nel teatro Comunale,  si terrà "Gennarino Carissimo – Le simmetrie dell’attesa", recital di presentazione dell'omonimo libro di Anna Maria De Luca. Si tratta di uno scambio epistolare tra Don Gennaro D'Elia, a lungo Parroco del Santuario di Sant'Antonio Abate, e il fratello Pietro, fotografo emigrato in Argentina nel 1913 che  diventa un racconto portato in scena dall'associazione Festina Lente. Sul palco del suggestivo teatro comunale saliranno  gli attori Gigi Urru e Marcella Manno, i  ballerini di tango Stefania Filograna e Pino Belgioioso, al pianoforte Maria Concetta Pino, con i racconti di Gaetano Spedicato e la partecipazione straordinaria  del tenore Federico Buttazzo.

FRANCO ARMINIO ha pubblicato sei raccolte di versi, Cimelio dei profili (Sellino, 1985), Atleti (associazione librai avellinesi, 1993) Homo timens (Sellino, 1997), Sala degli affreschi (Sellino, 1999), Poeta con famiglia (D’If, 2009), Stato in Luogo (Transeuropa, 2012), La punta del cuore (Mephite, 2013). In prosa ha pubblicato Siamo esseri antichi (Sellino, 1998), una lettura della civiltà contadina attraverso il repertorio fotografico del centro Guido Dorso, Diario civile (Sellino, 1999), L’universo alle undici del mattino (D’if, 2002), Viaggio nel Cratere (Sironi, 2003), Circo dell’Ipocondria (Le Lettere, 2007), Vento forte tra Lacedonia e Candela (Laterza, 2008, Premio Napoli), Nevica e ho le prove (Laterza, 2009), Cartoline dai morti (Nottetempo, 2010, Premio Dedalus, recentemente tradotto in Russia), Oratorio Bizantino (Ediesse, 2011), Terracarne (Mondadori, 2011, premio Carlo Levi, premio Paolo Volponi), Geografia commossa dell’Italia interna (Bruno Mondadori, 2013), Il topo sognatore e altri animali di paese (Rrose selavy) È anche autore di documentari: Un giorno in edicola, La terra dei paesi, Scuola di paesologia, Giobbe a Teora, Terramossa. In questi video si mostra come sono oggi i paesi del sud interno, mettendo in rilievo la bellezza dei paesaggi e i danni prodotti da un certo tipo di modernità. Nel 2010 è stato realizzato un film sul suo impegno dal titolo Di mestiere faccio il paesologo. Collabora con “il Manifesto” e ” il Fatto quotidiano”. Ha scritto lungamente per il Mattino di Napoli e per i giornali irpini. In passato ha avuto una rubrica sull’Unità ed è stato inviato di Genteviaggi. Per questo mensile ha realizzato vari reportage tra cui uno su Matera. Suoi articoli, saggi, interviste sono apparsi su Repubblica, Corriere della sera, Internazionale, Diario della settimana, Nuovi Argomenti, oltre che su numerose antologie e raccolte di scritti legati alla montagna, alla civiltà contadina e al Sud interno. È animatore di battaglie civili e organizzatore di eventi culturali: Altura, Composita, Cairano 7x, La luna e i calanchi( un anno di azioni paesologiche ad Aliano) una serie di festival e di manifestazioni culturali in cui le arti si incontrano tra loro e incontrano i luoghi, un intreccio testo a ridare valore ai luoghi e nuova vitalità all’esperienze artistiche. Il lavoro ad Aliano in soli due anni si è già imposto come una delle più importante e innovative azioni culturali nei territori. Da molti anni partecipa a innumerevoli manifestazioni sulle problematiche dei territori. Recentemente ha avviato le scuole di paesologia (ne ha già condotte una decina in ogni parte d’Italia). Ha svolto varie conferenze e incontri sul paesaggio in molte università e centri di ricerche. Si segnalano, tra l’altro, il Politecnico di Milano, la fondazione Fabrica di Treviso, l’università di Napoli, di Roma, di Ferrara, di Firenze (ha all’attivo una collaborazione organica col dipartimento di Urbanistica). Ha partecipato come scrittore a tanti festival dedicati alla letteratura. I suoi versi e i suoi racconti sono presenti in numerose antologie in tantissime riviste letteraria, su carta e in rete. Come blogger è animatore di Comunità provvisorie, un blog dedicato ai paesi e al paesaggio. Ho organizzato numerose visite ai luoghi con le persone vicine a questa esperienza. L’idea è di praticare una sorta di turismo della clemenza. Si va a vedere un luogo ma si va anche ad ascoltarlo, in una forma di turismo che intreccia svago e impegno civile. Questa esperienza intreccia saperi e competenze nazionali e internazionali. Si intende promuovere il Patrimonio culturale e ambientale, in particolare dei luoghi interni del Mediterraneo. Ha confrontato queste sue esperienze in incontri pubblici con intellettuali e artisti come Franco Farinelli, Franco Cassano, Serge Latouche, Gianni Celati, Mario Dondero, Fabrizio Barca e altri. 

 

Lunedì, 4 Gennaio, 2016 - 00:04

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