Le ultime gioie

L’improvvisa preoccupazione di non aver più una “vita davanti”,  e che quindi non bisognava sprecare neanche un attimo, fece si che  molto spesso non cenasse, né pranzasse più a casa. Ogni volta un posto diverso, un luogo diverso, un sapore diverso, nei punti più strani e più lontani.
Non mancò qualche viaggio in qualche posto esotico e lontano, a cercare il mare d’inverno e la neve in estate. E qualunque cosa la faceva come fosse l’ultima, quasi con rabbia. Fu preso dalla frenesia di fare, anzi di recuperare tante cose a cui aveva quasi sempre, a malincuore, rinunciato.
Aveva lavorato una vita ed aveva forse rinunciato a troppe cose, aveva però messo da parte come diceva lui un “gruzzoletto”  - per sentirsi più sicuro  durante l’ultimo tratto di vita -.
Fu colto dal pensiero, dalla preoccupazione di “doversene andare” portando con se tanti piccoli desideri  “soffocati”.
Per sua fortuna campò ancora a lungo e quella frenesia di fare, non lo lasciò mai.  
Arrivò ad invitare per la festa del suo onomastico un centinaio di persone, quante aveva invitato per il suo matrimonio.
Meno male che i compleanni non li festeggiava più per non dover  dare  conto dell’età.
Lo frenava solo qualche “acciacco” che di tanto in tanto per via dell’età accusava, ma non appena si sentiva un po’ meglio, ricominciava con maggiore entusiasmo.
Se ne andò via all’improvviso mentre era intento a prepararsi per l’ennesimo viaggio, andava non so dove, e andava con la Parrocchia del suo rione.
La figlia che le era stata da sempre più vicino ed era stata l’ultima a sposarsi,  aveva seguito più degli altri figli  il “rincorrere le ultime gioie” del padre, il rincorrere di tante cose che aveva sempre desiderato e sognato di fare. 
E lei lo aveva sempre incoraggiato, strafelice di vederlo felice,  dopo una vita di sacrifici e di stenti.
Guardando tra le cose del padre, si accorse che di quel “gruzzoletto” era rimasto ben poco e la cosa la rese ancora più contenta. Fece una smorfia, quasi un sorriso, non disse niente a nessuno mise lei tutto quello che occorreva dicendo che era tutto del padre.
Lo fece col cuore, lo fece con amore per ringraziarlo per tutto quello che lui aveva fatto, per tutti i sacrifici di tanti anni, per una vita che si chiudeva con un finale così bello e frizzante.
Era dispiaciuta perché se n’era andato ed ancora più dispiaciuta al pensiero che non avesse fatto in tempo a fare qualche altra cosa che desiderava fare.
Quelle cose che venivano sempre dopo, perché c’era sempre qualcosa di più importante, di più urgente.  Quelle cose per la famiglia, per i figli, per quella figlia che lo amava tanto.

Giovedì, 10 Marzo, 2016 - 00:03