"Le torri fortificate, vedette della legalità"

Il progetto, redatto da Andrea Coccioli, riguarda l'area marina protetta di Porto Cesareo

Il mare costituisce un patrimonio immenso di grande varietà e diversità di specie animali e vegetali, offre molteplici testimonianze archeologiche e storiche, paesaggi unici e influenza usi e costumi della sua popolazione. Purtroppo esso è costantemente minacciato e necessita, pertanto, di una tutela adeguata ed efficace. Gli obbiettivi che il progetto "Le torri fortificate, vedette della legalità" si è proposto di raggiungere possono essere riassunti nei seguenti punti: Monitorare le infrazioni al regolamento e studiarne le modalità per prevenirne la reiterazione; Raccogliere dati statistici su tipo e luogo delle infrazioni più dannose per poter individuare le migliori strategie di dissuasione e/o prevenzione; Supportare le unità in mare durante le operazioni di pattugliamento congiunte AMP / Capitaneria di Porto Individuare tempestivamente situazioni anomale e di pericolo per le risorse dell’AMP (sversamenti di liquidi, presenza di natanti con caratteristiche non compatibili con il regolamento dell’AMP, presenza di pescatori non autorizzati o di pescatori subacquei, ancoraggio in zone interdette, sbancamento delle dune); Informare tramite tecnologie WEB gli utenti dell’AMP sulle corrette modalità di fruizione delle sue risorse e sui vantaggi economici, sociali, ambientali e culturali connessi ad un utilizzo sostenibile dell’AMP; Localizzare e segnalare precocemente eventuali focolai nella Pineta degli Angeli e supportare con informazioni dettagliate eventuali mezzi di soccorso; Garantire che le operazioni finora menzionate rispettino la privacy dei fruitori dell’AMP e il pieno rispetto delle vigenti normative; Le scorribande dei Saraceni e dei Turchi hanno sempre rappresentato nel passato un pericolo per la popolazione salentina e reso necessario riorganizzare e migliorare il sistema difensivo. La Penisola salentina è accessibile via mare dallo Ionio e dall’Adriatico e le Torri Costiere difendevano l’entroterra agricolo e feudale. Oggi i pericoli veri non derivano da altri popoli che attaccano via mare, ma da uomini che minacciano le bellezze naturali della costa salentina. I sistemi di difesa devono necessariamente essere costituiti da strumenti tecnologicamente avanzati quali i sistemi di videosorveglianza che permettono un controllo del territorio al fine di prevenire o disincentivare gli atti criminosi che vengono perpetuati all’ambiente e al nostro futuro.
Ecco l’importanza di questo progetto. Le torri fortificate diventano sistemi tecnologicamente avanzati che rivestono il ruolo di vedette della legalità.

Il progettista e direttore dei lavori del 'sistema' è stato Andrea Coccioli, ingegnere ed assessore ai lavori pubblici del Comune di Galatina. Il risultati del progetto verranno presentati in un convegno che siterrà giovedì 4 giugno a partire dalle ore 9:30 presso la Masseria Torre Nova di Nardò.

Martedì, 2 Giugno, 2015 - 00:07

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