"Le ostie sono frutto del lavoro dell’uomo"

I Cresimati della parrocchia Ss. Pietro e Paolo Apostoli di Galatina scrivono ai detenuti del carcere di Opera

Lettera dei Cresimati della parrocchia Ss. Pietro e Paolo Apostoli di Galatina ai detenuti del carcere di Opera – Milano
Cari signori, siamo il gruppo dei ragazzi di Seconda Media della Parrocchia Ss. Pietro e Paolo Apostoli di Galatina (Le), che quest’anno, nella domenica di Pentecoste (il 15 Maggio), ha ricevuto il Sacramento della Confermazione, conferito da Mons. Donato Negro, Arcivescovo di Otranto.
Durante la preparazione al sacramento i nostri sacerdoti ci hanno fatto conoscere la vostra realtà e l’iniziativa tramite la vostra lettera e il video della Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti sul progetto “Il Senso del Pane”. Abbiamo accolto con gioia la proposta della parrocchia di usare le Ostie della Misericordia da voi prodotte nel carcere di massima sicurezza di Opera a Milano durante la messa della nostra Cresima, nello stesso giorno in cui Papa Francesco ha usato le vostre ostie in Vaticano.
Siamo rimasti molto colpiti dalla vostra storia e soprattutto dalla vostra presa di coscienza degli errori commessi in passato e dalla voglia di cambiare e di trovare attraverso la fede un modo per riparare al male compiuto.
Sappiamo che le ostie sono frutto del lavoro dell’uomo, che attraverso la sua fatica esprime tutta la sua vita, fatta di gioie, desideri e dolori; e sappiamo che durante la consacrazione esse diventano Corpo di Cristo.
Ci auguriamo che questo pane, espressione dell’Amore di Gesù, guidi il cammino di vita di tutti noi nel costante orientamento verso una fede fatta di testimonianza e impegno cristiano.
Un caro saluto.

Mercoledì, 25 Maggio, 2016 - 00:06